Ambiente, a Milano il Festival di Green&Blue

“Perché questa è innanzitutto una festa, nella giornata dedicata all’Ambiente. Come diceva il primo slogan ‘C’è solo una Terra e non perdiamo tempo’. Sono passati 50 anni dalla prima edizione e ne abbiamo perso tanto, di tempo – ha dichiarato Riccardo Luna, direttore di Green&Blue dal palco con Ernesto Assante ai Bagni Misteriosi –. Questa è la festa della ripartenza. C’è una comunità di persone che in Italia ha voglia di partecipare, capire come cambieranno le nostre vite, confrontarsi sui temi della sostenibilità, delle energie rinnovabili, perché il contrasto al cambiamento climatico è un fatto culturale e riguarda tutti”.
Oltre duemila iscritti agli eventi del Festival: dalle famiglie, che fin dalla mattina hanno affollato i laboratori dedicati ai bambini e gli adolescenti, ai visitatori della mostra Climate Change Italia, che fotografa il cambiamento climatico grazie ai reportage di Contrasto, fino ai lettori che hanno seguito gli eventi in streaming sul sito di Repubblica e La Stampa.
Un'occasione per cantare, ballare, discutere, informarsi, imparare a fare cose nuove diventando più sostenibili e consapevoli. Ma è stata anche un’occasione per la presentazione del primo rapporto Censis-Green&Blu sullo stato della transizione ecologica nel nostro Paese e per ospitare la conferenza annuale sulle Green City.
Due giorni di incontri e dibattiti con imprenditori, ministri, manager delle grandi aziende dell'energia, i sindaci che sognano le loro città ad impatto zero, inventori di startup, calciatori, attivisti green, direttori di musei, architetti e designer sui grandi temi del momento: la dipendenza energetica, i danni ambientali causati dalla guerra, il riscaldamento globale, le risorse dell'economia circolare, le fonti energetiche rinnovabili, la mobilità nelle nostre città. E poi la sostenibilità, che non è un concetto astratto, ma implica scelte precise nel mondo dell'arte, dello sport, nel progettare case e scuole.
"Ognuno di noi – Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea – deve assumersi la responsabilità di fare un gesto, compiere una scelta. Abbiamo tutti un unico obiettivo: salvare il nostro Pianeta". E’ questa la sfida per un futuro da costruire insieme.
E tra le immagini che rimarranno di questa prima edizione del Festival: il dialogo tra Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e uno dei punti di riferimento globale per un'agricoltura compatibile, e Giovanni Soldini, velista ambientalista in lotta contro la plastica nel mare; la voce di Elisa e Francesca Michielin ed, infine, l'appello di Svitlana Krakosvka, la scienziata ucraina esperta del clima. "Prima del 24 febbraio mi consideravo 'testimone del cambiamento climatico' perché nella mia vita ho studiato i fenomeni metereologici estremi sempre più frequenti. Ma ora, in Ucraina, come in Italia, chiunque può considerare se stesso un testimone del cambiamento climatico perché soffriamo tutti l'impatto delle ondate di calore, le inondazioni, la siccità. Ma dobbiamo essere onesti e ammettere che non siamo solo osservatori e vittime, ma una causa del cambio climatico. La guerra in Ucraina – conclude – ha dato un'opportunità di pensare alla fragilità della nostra vita, al suo valore e a ciò che è davvero importante”.
Ultimi da Maria Antonietta Conso
- Salvini ai sindacati: il Ponte sullo Stretto sarà transitabile nel 2032
- Salvini invita i sindacati al ministero per un confronto
- Cgil, Cisl e Uil a Potenza: risposte insufficienti sul lavoro dal Governo
- Cisl, deposta proposta di legge per favorire la partecipazione dei lavoratori nei Cda delle aziende
- Def, sindacati pronti alla mobilitazione