Becoming Cousteau di Liz Garbus alla XVI Festa del Cinema di Roma

Il grande Jacques-Yves Cousteau (Saint-André de Cubzac, 1910 - Parigi, 1997) è stato regista, esploratore, ambientalista, inventore. A partire dall’inizio degli anni Cinquanta, e poi per oltre quarant’anni, le sue spedizioni negli oceani sono state emblemi dell’amore per la Natura e per la Scienza. Ha lanciato - già fra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, ovverosia in epoche in cui di ambiente si parlava pochissimo - allarmi tristemente profetici sul surriscaldamento e sulla fragilità del nostro pianeta.
Ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes e l’Oscar per il Miglior Film Documentario con Le monde du silence (Il mondo del silenzio, 1956), diretto insieme ad un giovane Louis Malle (1932-1995), futuro regista di film quali Ascensore per il patibolo, Zazie nel métro, Cognome e nome: Lacombe Lucien, Luna nera, Pretty Baby, Atlantic City U.S.A., Arrivederci ragazzi, Vanja sulla 42esima strada. Ha inventato il dispositivo di respirazione subacquea Aqua-lung.
Becoming Cousteau (regia: Liz Garbuz; autori: Mark Monroe, Pax Wassermann; musica: Danny Bensi, Saunder Jurriaans; suono: Daniel Timmons; effetti visivi: Matthew Brunson-Cline, Daniel Rutledge; montaggio: P. Wassermann; produttori: Carolyn Bernstein, Briana Bierman, Mridu Chandra, Dan Cogan, Diane Cousteau, Pierre-Yves Cousteau, Julie Gaither, L. Garbus, Ryan Harrington, Evan Hayes, Elyse Hughes; durata: 93’) racconta Jacques Cousteau, la sua vita, i suoi film, tutto ciò che lo ha reso più nota icona ecologista del Novecento e nell’uomo che ha ispirato intere generazioni alla missione di proteggere il nostro pianeta.
Alessandro Poggiani
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