Crescita e Sviluppo sostenibile. Al via giovedì 23 marzo il Convegno Cisl

Aprirà i lavori Giorgio Graziani, Segretario Confederale della Cisl. Interverranno poi: Francesco Timpano, Professore Ordinario Università Cattolica del Sacro Cuore, Marco Venturelli, Segretario Generale Confcooperative, Maurizio Marchesini, Vice Presidente Confindustria, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy. I lavori saranno coordinati da Marco Valerio Lo Prete, Caporedattore economia Tg1 e saranno conclusi da Luigi Sbarra, Segretario Generale della Cisl.
Da anni si agisce sempre a valle, quando le aziende si trovano costrette a dover licenziare o delocalizzare gli investimenti, senza una strategia preventiva o una visione generale di reindustrializzazione.
Proprio per questo “il 23 marzo abbiamo organizzato una grande iniziativa – ha dichiarato il leader della Cisl – in cui lanceremo la proposta di un patto per l’industria, la crescita e lo sviluppo sostenibile. Bisogna scegliere in modo concertato i settori industriali strategici su cui puntare per rilanciare produzioni e posti di lavoro, superando per le aziende il criterio degli aiuti a pioggia con i quali abbiamo affrontato la crisi pandemica e la crisi energetica”.
Da settimane la Cisl sta facendo pressing “per aprire un confronto con il governo sui temi della crescita, del contrasto all’inflazione, con la piena rivalutazione di pensioni e salari. Chiediamo – ha dichiarato Sbarra – di rinnovare tutti i contratti pubblici e privati, di detassare i frutti della contrattazione e tagliare il cuneo di almeno 5 punti sul lavoro” al fine di elevare i salari e ridare slancio al mercato del lavoro.
Il sindacato non è pienamente convinto della Mia, la misura di inclusione attiva, su cui sta lavorando l’Esecutivo, che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza: “ci sembra un progetto ancora molto fumoso, pieno di contraddizioni. La ministra del Lavoro Calderone – ha detto il Segretario Generale della Cisl – farebbe bene a convocare un apposito incontro con il sindacato e riprendere subito il confronto su pensioni, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il reddito di cittadinanza va cambiato, non smantellato. Abbiamo bisogno di un sussidio universale a sostegno di milioni di famiglie in povertà, migliorandone la struttura delle prestazioni sia per le persone non occupabili sia per chi è potenzialmente in grado di accedere al mercato del lavoro”.
Pensioni, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro momentaneamente tematiche che stanno subendo un rallentamento nel negoziato. Il Governo non sta dando finora concretezza, ma si è limitato ad annotare le proposte presentate da Cgil, Cisl e Uil.
Le prossime settimane saranno decisive per vedere sia le decisioni che prenderà il Governo sia le reazioni dei sindacati e come decideranno di muoversi.
“Abbiamo sempre detto a questo e ad altri governi – ha spiegato Luigi Sbarra – che il giudizio lo diamo sui risultati concreti, senza totem ideologici e pregiudizi. Giudichiamo sempre l’albero dai frutti, con pragmatismo, responsabilità, autonomia. Il riferimento fondamentale per noi rimane la nostra agenda sociale, che scandisce tutte le sfide riformiste e che il governo conosce. Questo vale – ha concluso – sia per il rapporto con il governo, sia nella costruzione di un necessario cammino unitario con i nostri compagni di viaggio”.
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