“Fai bella l’Italia”: il 5 giugno la Giornata ecologica della Fai Cisl

Dunque, la Federazione agroalimentare ed ambientale della Cisl torna a pulire in tutta Italia spiagge, parchi, sentieri, fiumi con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini, imprese ed istituzioni verso la salvaguardia del territorio e, soprattutto, verso la valorizzazione dei lavoratori idraulico forestali e dei consorzi di bonifica.
“Sono loro le tute verdi d’Italia – afferma Onofrio Rota, Segretario Generale della Fai Cisl . “Il settore della forestazione può e deve essere produttivo: cioè deve poter generare lavoro, messa in sicurezza del territorio, crescita sostenibile. C’è una multifunzionalità del comparto che – spiega – il Pnrr dovrà saper cogliere puntando soprattutto su alcuni aspetti prioritari: formazione dei lavoratori, ricambio generazionale, rilancio della filiera del legno, nuove piantumazioni, accordi di filiera, bioeconomia, produzione energetica”.
Una sfida che senza alcun dubbio interessa anche i lavoratori dei consorzi di bonifica, una categoria essenziale per valorizzare le risorse idriche ed offrire servizi strategici per la crescita sostenibile.
“Il 2022 – ricorda il Segretario Generale – è il centenario della nascita della cosiddetta bonifica integrale, praticamente cento anni fa avevamo già buona parte inventato la transizione ecologica, ora però dobbiamo portarla avanti, e per farlo bisogna rivendicare le capacità di autogoverno del sistema: il mondo agricolo, e non il clientelismo politico, è il miglior gestore dei consorzi, ed è bene – prosegue – che con il Pnrr si mettano in campo investimenti, innovazione, formazione dei lavoratori, soprattutto alla luce degli strumenti dell’industria 4.0, che consentono ai sistemi irrigui di ridurre lo spreco di acqua e apportare miglioramenti, sia quantitativi che qualitativi, alla nostra agricoltura”.
La giornata, promossa dalla Fai Cisl nell’ambito della campagna “Fai bella l’Italia”, assieme alla Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche e a Terra Viva, l’Associazione Liberi Produttori Agricoli, ha già coinvolto nelle scorse edizioni centinaia di migliaia di persone: sindacalisti e lavoratori, studenti e famiglie, volontari del terzo settore di tutta Italia per recuperare spazi da restituire alla collettività.
Inoltre, quest’anno ciascuna federazione regionale pianterà un albero per compensare le 10 tonnellate di Co2 emesse in atmosfera. Un gesto simbolico ed allo stesso tempo concreto, dato che nello stesso Protocollo di Kyoto lo si indica come pratica fondamentale per riequilibrare le conseguenze della azioni umane e per contrastare il cambiamento climatico.
Un’iniziativa che rappresenta l’impegno civile che integra il lavoro quotidiano del sindacato al fianco dei braccianti e allevatori, forestali ed addetti dei consorzi di bonifica. Tutte categorie protagoniste nella tutela del patrimonio naturale e paesaggistico; nel rilancio dei territori marginalizzati e nel contrasto allo spopolamento e alla desertificazione.
“Se vogliamo che nessuno resti indietro, in questa epoca di crisi e grandi trasformazioni – dichiara Rota – è urgente un nuovo umanesimo del lavoro, in cui la buona contrattazione e le buone pratiche di partecipazione possano rispondere ai tanti nuovi bisogni emergenti, e in cui possano realizzarsi la centralità della persona, la dignità del lavoro e un rinnovato armonioso rapporto tra uomo e ambiente”.
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