Fai Cisl, torna l’iniziativa 'Giornate della montagna – Riflessioni ad alta quota'

Fai Cisl, torna l’iniziativa 'Giornate della montagna – Riflessioni ad alta quota'
L’evento ideato dalla Federazione agroalimentare e ambientale della Cisl con la sua Fondazione Studi e Ricerche e Terra Viva – Associazione Liberi Produttori Agricoli, si svolgerà quest’anno in Calabria, nel Museo narrante dell’emigrazione presso la Nave della Sila, nel Parco Old Calabria di Camigliatello.

Come per le scorse edizioni svolte a Dobbiaco e L’Aquila, l’iniziativa sarà dedicata al lavoro agroalimentare e ambientale nelle aree interne insieme a studiosi, economisti, divulgatori, artisti, rappresentanti del Governo, delle istituzioni e del mondo produttivo, al fine di valorizzare il legame tra il mondo del lavoro e le vocazioni ambientali e agroalimentari, la forestazione, l’acquacoltura, la bonifica, il ripopolamento dei borghi rurali e il potenziamento delle filiere agricole e zootecniche.

«Nella consapevolezza – dice Onofrio Rota, segretario generale della Fai Cisl – che soltanto con un patto tra istituzioni, parti sociali e imprese sarà possibile governare le trasformazioni in corso, valorizzando le tute verdi, protagoniste della messa in sicurezza del territorio e del ripopolamento delle nostre montagne».

Nelle due mattinate di mercoledì 28 e giovedì 29 si terranno momenti di riflessioni, testimonianze e formazione: la prima con un focus su “La sostenibilità come sfida ambientale, sociale ed economica”, la seconda, invece, su “Quale lavoro per far rinascere montagne, borghi, aree interne”.

I lavori si concluderanno venerdì 30 con il Consiglio generale della Federazione, nel quale si terrà l’intervento del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.

Questa edizione, patrocinata dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dalla Regione Calabria, prevede la partecipazione di 300 ospiti e 30 relatori, tra i quali, ministri, docenti e rappresentanti della Regione. L’obiettivo è quello di consolidare il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori nella valorizzazione dei territori di montagna, che costituiscono il 35% del territorio nazionale e il 43% dei comuni.