Mystic Donkey! In perlustrazione di antichi luoghi sacri con gli asinelli di Veio

Prosegue l’esperienza esplorativa del sorprendente territorio che circonda Sacrofano. Isidoro detto “Easy” - il capobranco -, Priscilla e Ciuchino accompagneranno i partecipanti lungo un percorso ad anello all’interno del Parco di Veio, in direzione di Monte Cavallaro. Si comincerà attraversando una dolce distesa collinare verdeggiante, con abbeveratoi destinati agli animali che qui vivono allo stato brado - mucche, cavalli e piccoli pony - e si proseguirà sulla asinovia dirigendosi verso il Monte di San Silvestro insieme ai ciuchini amiatini. Con passo pacato e flemmatico daranno il giusto ritmo al cammino: staccandoci dalla fretta della quotidianità si avrà la possibilità di sincronizzarsi con il loro respiro sereno, mentre le lunghe e soffici orecchie sembrano indicare dove indirizzare lo sguardo. A perdita d’occhio la piana del Tevere si stenderà di fronte a noi ed in lontananza la sagoma del Monte Soratte indicherà uno fra i luoghi in cui l’eremita Silvestro si fermò a meditare, circondato solo dal silenzio della natura e da uno splendido panorama.
Tuttavia il Monte Soratte non è l’unico luogo in cui la figura leggendaria di Silvestro - colui che riuscì a guarire l’imperatore Costantino dalla lebbra per poi diventare il primo papa di Roma - sostò una volta divenuto eremita. Ci si dirigerà infatti verso un eremo ipogeo dal fascino misterioso, dove è ancora possibile vedere resti di affreschi parzialmente svaniti nel corso dei secoli in un angusto ma articolato spazio in San Silvestro sostò, arrivando in groppa ad un asinello.
Tali luoghi nascondono molti altri segreti. Gli asinelli condurranno ai resti di una tomba familiare sotterranea e quasi completamente sconosciuta risalente al IV secolo. A non molta distanza, ecco le tracce di un antichissimo acquedotto: un suolo che conserva le tracce di antichissime civiltà.
“Asini in avventura, felicità sicura”. Perché sulla via del rientro, l’impressione sarà quella di sentirsi sereni insieme a quelli che ormai saranno diventati nostri amici e guide: gli asinelli di Veio.
L’Associazione “Asinelli di Veio” è un’Associazione Sportiva dilettantistica affiliata a CSAIn (Centri Sportivi Aziendali e Industriali), Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI Associato a Federturismo Confindustria, nonché Ente di promozione sociale riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Interno.
Presidente: Diego Perucchini (istruttore federale FISE - Federazione Italiana Sport Equestri -, tecnico equitazione di campagna di terzo livello ed istruttore formatore CSAIn di terzo livello).
Attività in programma: L’Associazione “Asinelli di Veio” promuove la globale conoscenza, scoperta e valorizzazione del territorio del Parco di Veio attraverso lo svolgimento di trekking a piedi con l’ausilio di asinelli, utili per favorire l’approccio al contesto naturale.
Le linee guida di tale esperienza sono l’amore per un territorio ricco di storia e bellezze ambientali, in cui la natura si fonde con all’ archeologia, e il desiderio di condividere la conoscenza dei siti naturali più rilevanti e facilmente accessibili (fra cui i tratti della via Francigena compresi nel territorio di riferimento).
L’obiettivo viene raggiunto in compagnia di simpaticissimi animali, affettuosi e, in barba ai luoghi comuni, molto intelligenti, in grado di dare il ritmo giusto per percorrere le asinovie, lungo le quali si muovono senza esitare con pazienza e pacatezza.
Il loro carattere curioso e la loro voglia di compagnia umana trasmettono placida serenità e sorridente spensieratezza; gli asinelli mostrano che il segreto è nel cammino senza fretta, che aiuta ad immergersi in una dimensione così vicina, ma sovente lontana e dimenticata nella frenesia della quotidianità.
Questa terra, il cui fascino è troppo spesso dimenticato, può restituire molteplici emozioni con i boschi, i panorami, i luoghi storici, la flora e la fauna del Parco; un contesto che in ogni stagione dell’anno riserva caratteristiche speciali e indimenticabile!
https://www.facebook.com/asinellidiveio/
L’eremo ipogeo di San Silvestro papa, ubicato sull’omonimo monte fra Castelnuovo di Porto e Sacrofano, risale ad epoca paleocristiana (III-IV secolo) e, secondo la tradizione fu uno fra i luoghi in cui si rifugiò il santo in meditazione; conserva ancora i resti di un altare ricavato dalla roccia, e, sulle pareti intonacate, evanescenti tracce di affreschi. Molto suggestivo, anche se si trova in stato di abbandono e deterioramento, si collega ad una fra le numerose leggende di cui sono protagonisti, insieme a San Silvestro, anche il Monte Soratte (sulla cui vetta troviamo un altro eremo intitolato all’eremita Silvestro) e l’imperatore Costantino. Si narra che all’imperatore, ammalato di lebbra, fu assicurato sul fatto che, a guarirlo, avrebbe potuto essere un eremita ritiratosi in preghiera sul Monte Soratte. Silvestro, convocato a Roma, assicurò che si sarebbe recato al più presto da Costantino, e, per spostarsi rapidamente, si servì della sua mula bianca (e probabilmente alata!). L’animale con quattro balzi portò l’eremita a Roma, e di questi salti rimangono singolari tracce rappresentate da profonde impronte dello zoccolo della mula sul Soratte medesimo - il punto di partenza -, a Rignano Flaminio - vicino al tracciato dell’antica via Flaminia - a Castelnuovo di Porto e, per l’appunto, a Sacrofano. L’imperatore, una volta battezzato da Silvestro, guarì miracolosamente e si convertì al cristianesimo, donando all’eremita (il futuro Papa Silvestro I) il territorio del Vaticano, su cui fu edificata la prima basilica.
Il Parco Regionale di Veio è un’area naturale protetta della provincia di Roma ed il suo territorio forma un triangolo che vede la via Flaminia ad Est, la via Cassia ad Ovest e la via provinciale Campagnanese a Nord. Il territorio interessa il cosiddetto Agro Veientano, dominato dalla città etrusca di Veio e contraddistinto da interessanti elementi storici, naturalistici e paesaggistici.
Ricco di monumenti e luoghi d’interesse (la villa romana di Campetti - rovine archeologiche che si estendono per circa dieci ettari ed in cui sono riconoscibili una cisterna ed un ninfeo -, una zona funeraria - della quale rimane accessibile la tomba delle anatre -, la Mola di Isola Farnese - un mulino dei primi anni del Novecento con il suo Fosso della Mola -, Fosso Piordo - una piccola cascata nei pressi del mulino -, il biotopo del Follettino, il vulcano di Sacrofano), il territorio del Parco di Veio abbraccia nove comuni (Campagnano, Castelnuovo di Porto, Formello, Magliano Romano, Mazzano Romano, Morlupo, Riano, Roma e, ovviamente, Sacrofano - l’unico fra i nove ad avere oltre l’80% del territorio comunale all’interno del parco medesimo).
Per quanto riguarda la flora, troviamo varie tipicità a seconda delle peculiarità della zona. Nell'area centro settentrionale del parco si possono riconoscere il cerro, l'acero, il carpino nero, il bagolaro, l'orniello, il castagno, il carpino bianco, il leccio, la roverella. Nel sottobosco sono invece presenti il biancospino, il corniolo, la sanguinella, il ligustro, la berretta da prete, il rovo, il prugnolo, la rosa di San Giovanni, la primula, la melissa, il gigaro chiaro, la viola mammola, l'euforbia delle faggete, l'anemone degli Appennini, l'edera, la vitalba e l'asparago selvatico.
La passeggiata Mystic Donkey! Perlustrazione spirituale di antichi luoghi sacri, organizzata dall’Associazione Asinelli di Veio (referenti tecnici: Diego Perucchini - istruttore di equitazione ed accompagnatore di turismo equestre - e Laura Antonucci), patrocinata dal Comune di Sacrofano e consigliata dall’Ente Parco Regionale di Veio, si svolgerà domenica 7 marzo 2021 nel pieno rispetto di tutte le norme anti Covid in vigore.
Alessandro Poggiani
Ultimi da Alessandro Poggiani
- Ultimi giorni per Change di Marco Zordan al Teatro Trastevere
- Leonardo Bocci con AO porta in scena comicità, ironia pungente e riflessione sociale
- Fonte Nuova ospita il progetto di CIAO LAB aps Facciamo Squadra - iniziative sportive e culturali contro il bullismo
- Change di Marco Zordan al Teatro Trastevere
- “La gabbia”, il romanzo d’esordio di Tess Kollen