Transizione ecologica, grande opportunità compresa dagli italiani

Infatti, proprio su quest’ultimo punto durante un suo intervento davanti ai senatori in vista in vista del prossimo Consiglio Ue, Mario Draghi ha sottolineato come “la transizione ecologica non comporta necessariamente una distruzione di posti di lavoro ma semmai un ampliamento dell’occupazione”.
Per 3 su 4, il 75% degli italiani, si tratta di un cambiamento necessario e urgente dell'economia e della società per fermare la crisi climatica e il degrado dell'ambiente. Solo il 18% la ritiene un cambiamento necessario, ma non prioritario e il 6% una moda alimentata dai media.
Questo lo scenario disegnato dall’indagine Ipsos “Percezione, costi e benefici della transazione ecologica” che indaga sul livello di consapevolezza degli italiani nei confronti della transizione ecologica pilastro del Pnrr (Piano nazionale di ripresa la resilienza), e della green economy, realizzata per conto della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e Italian Exhibition Group-Ecomondo, in vista della decima edizione degli Stati Generali della Green economy, che si svolgono il 26 e 27 ottobre prossimo a Rimini nell’ ambito di Ecomondo Key Energy, dove si raggrupperà il mondo dell'economia che si muove verso la transizione ecologica.
“Sono chiari agli italiani – rileva l'indagine – anche i rischi che comporterebbe non attuare la transizione. L'85% dei cittadini ritiene infatti che, se il processo si arenasse, significherebbe versare "lacrime e sangue" per i costi elevati che si dovranno pagare per i danni rilevanti che già si vedono e che aumenteranno notevolmente nel corso degli anni. E ancora, per circa 8 italiani su 10 (79%) basterebbe solo ritardare l'attuazione della transizione ecologica, per dover fronteggiare l'aggravamento della crisi climatica, con eventi atmosferici estremi sempre più frequenti, risorse naturali sempre più scarse e un Pianeta sempre meno vivibile”.
“Con la pandemia, l’avvio della ripresa e il lancio del Green Deal europeo si registra un salto di qualità nella consapevolezza ecologica degli italiani – ha dichiarato il Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi –. Mentre a livello politico sono state numerose le cautele dichiarate sulla transizione ecologica , ‘troppo costosa’, ‘non prioritaria perché vi sono anche tante altre questioni’, questa indagine non lascia dubbi :la transizione ecologica è necessaria e conveniente e gode di un ampio sostegno dell’opinione degli italiani".
Entrando nello specifico delle misure indispensabili per attuare la transizione ecologica le più gettonate, ritenute cioè necessarie, sono fermare il consumo di suolo (55%), ridurre lo spreco dell’acqua (54%), ridurre l’inquinamento di fiumi e mari (52%), la riduzione dei gas serra (50%), l’aumento del riciclo dei rifiuti (50%), la meno apprezzata è disincentivare l’uso dell’auto a favore del trasporto pubblico (38%).
La ricerca Ipsos ha anche sondato le opinioni degli italiani sulla green economy. Per la maggioranza, il 65%, è un modello di sviluppo economico basato sul miglioramento del benessere umano e dell’equità sociale, riducendo al tempo stesso i rischi ambientali e climatici e derivanti dalla scarsità. Il modello di sviluppo green per il 67% degli italiani riguarda l’economia e le imprese, per il 55% la vita quotidiana dei cittadini, e per il 32% solo lo stato e la politica.
C’è da precisare che l'indagine Ipsos ha riguardato un campione cittadini italiani fra i 18 e 75 anni, distribuito per quote relative a genere, età, area geografica, dimensione del comune di residenza, condizione lavorativa e livello di istruzione.
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