Ciclo di conferenze sulle 'Storie 'di Castel Sant'Angelo

Nelle quattro conferenze previste per il mese di settembre, i relatori approfondiranno le vicende delle figure storiche e di fantasia illustrate nelle varie sezioni dell’esposizione che, tramite dipinti, sculture, disegni, incisioni e documenti ricostruisce la storia dell’esercizio della giustizia a Castel Sant’Angelo e dei suoi protagonisti (partecipazione gratuita con prenotazione tramite google form, fino a esaurimento posti).
L’antica Mole Adrianea nasce infatti come tomba dell’imperatore Adriano e dei suoi successori, ma alla caduta dell’Impero romano abbandona definitivamente la sua funzione di Mausoleo per assumere quella di fortezza e ben presto anche di carcere, divenendo, oltre che residenza papale, un luogo di prigionia e di supplizi per i vinti di ogni epoca.
Nella prima conferenza, in programma per il 4 settembre alle 17.30, moderata da Michele Occhioni, Mariastella Margozzi illustrerà la tragica vicenda della famiglia di Beatrice Cenci che, accusata di parricidio, fu giustiziata alla fine del ‘500 proprio al di là di Ponte Sant’Angelo.
Tema dell’11 settembre, ore 17,30, moderato da Laura Salerno, “Benvenuto Cellini a Castel Sant’Angelo e le prigioni storiche”. Michele Occhioni analizzerà la figura artistica e avventurosa di Benvenuto Cellini, che già nel 1527, durante il Sacco di Roma, si ritrovò rinchiuso in Castel Sant’Angelo insieme a papa Clemente VII e si distinse per le sue capacità di archibugiere, salvo poi tornarvi nel 1538 come prigioniero: accusato di furto, fu autore di una fuga degna di un romanzo, per poi venire catturato di nuovo dopo poco tempo. Mario Nissolino illustrerà invece le prigioni storiche, dalle temute segrete utilizzate nel XVI secolo alle carceri che ospitarono tanti protagonisti della Roma rivoluzionaria dell’800, come i carbonari che persero la vita per un sogno di libertà e i garibaldini fatti prigionieri nel 1867 e poi graziati da papa Pio IX.
Il 18 settembre, alle 17.30, Michele Occhioni sarà il moderatore dell’incontro su “Crimini e Giustizie, Mastro Titta, i graffiti dei prigionieri, le Carceri piranesiane”. Vincenzo Lemmo darà voce al carnefice per eccellenza della Roma papalina, Mastro Titta, che dal 1796 al 1864 fu il “Maestro di Giustizie” dello Stato Pontificio, e anche ai numerosi carcerati che, durante la loro prigionia, lasciarono incisioni e scritte sulle pareti di Castel Sant’Angelo, ancora oggi visibili in diverse sale. Laura Salerno parlerà delle Carceri d’invenzione di Giovan Battista Piranesi, una serie di incisioni ad acquaforte frutto della fantasia dell’artista veneto, che in molti dettagli dovette prendere spunto proprio dalle poderose strutture di Castel Sant’Angelo.
Il 25 settembre, alle 17.30, moderatore Michele Occhioni, sarà dedicato al tema “Cagliostro, Borri e la Porta Magica”. Federico Lardera e Egidio Senatore, insieme a Laura Salerno, approfondiranno la vicenda dell’alchimista Giuseppe Francesco Borri, probabile autore della celebre Porta Magica, che è l’oggetto di un’installazione artistica presente in mostra realizzata dai due architetti. Laura Salerno ripercorrerà inoltre le vicende dell’enigmatico Conte di Cagliostro, negromante, medico e ciarlatano, il quale, secondo la tradizione, fu rinchiuso per la sua partecipazione alla Massoneria in una stanza del Castello oggi denominata appunto Cagliostra.
Ogni conferenza sarà seguita dalla proiezione del filmato di Marco Agostinelli “I Misteri di Castel Sant’Angelo”; sarà anche possibile seguire le visite guidate dai relatori alle varie sezioni della mostra illustrate negli interventi e ai vari luoghi di Castel Sant’Angelo dove si svolsero le vicende dei personaggi storici o di fantasia trattati.
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