La parola disegnata: un'opera unica di Tommaso Cascella

Tommaso Cascella, romano, classe '51, vive e lavora tra Roma e Bomarzo nell'alto Lazio. Con la propria stamperia d’arte, insieme alla sua prima moglie Emma Politi, si è occupato per lungo tempo all’editoria in stretta collaborazione con artisti e poeti. Ad oggi, Tommaso Cascella ha partecipato a centinaia di mostre collettive e a 120 mostre personali.
La sua ricerca creativa trae origine dalla libertà avanguardistica legata al secondo Novecento, ma si evolve sulla base di un rapporto strettamente individuale con le potenzialità della materia. La ludica fisicità, intrinseca nelle sue opere si realizza in tele, ceramiche e sculture. Ferro, bronzo, carboncino, terracotta e molti altri materiali diventano i mezzi che gli consentono di viaggiare indisturbato tra la pittura e la scultura.
I diversi linguaggi si rincorrono e si ritrovano in una narrazione unica: le immagini tridimensionali della scultura si riconoscono nelle grafie che animano le sue tele dove la pittura e scultura sono due modalità dello stesso pensiero. Questa mostra vede l’artista auto-esporsi nell’atto di dipingere un quadro. Tutto questo avverrà a Bibliothè, luogo particolare nella geografia culturale romana, quale scuola e biblioteca di cultura indiana.
In questa “esibizione” di Cascella vuole rendere omaggio alle antiche discipline orientali di meditazione così vicine al suo modo di operare sullo spazio pittorico. Mentre Cascella dipingerà il poeta Massimo Lippi “commenterà in diretta” l’opera con parole che si legheranno ai segni pittorici … parole disegnate.
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