Le “Sedimentazioni” di Ekman, Ripandelli, Trevisi a Orbetello

Le “Sedimentazioni” di Ekman, Ripandelli, Trevisi a Orbetello
Dallo scorso 8 settembre, la Sala espositiva comunale ex Frontone di Orbetello (GR), in piazza della Repubblica 1, ospita, con il titolo “Sedimentazioni (di terra, di aria, di fuoco, di acqua)” una esposizione di opere di Yvonne Ekman, Giulia Ripandelli e Patrizia Trevisi allestita, a cura dello storico e critico d’Arte Antonio Enrico Maria Giordano, da Glocal Art Factory con il patrocinio del Comune di Orbetello e del Circolo Culturale Gastone Mariotti.

“Tutto ciò che esiste è immerso nel Tempo, scrive Antonio E. M. Giordano, e la sua storia sedimenta in strati sovrapposti, dei quali soltanto l’ultimo resta visibile, salvo quando si crea una spaccatura, una frattura. Allora tutte le stratificazioni si dispiegano allo sguardo, consentendo di ricostruire, come in una mappa, la storia dei “segni” lasciati nel territorio da chi lo vive, dal Tempo, dalla materia e dai suoi detriti. Partendo dai quattro elementi di Terra, Aria, Fuoco e Acqua, considerati da molte antiche filosofie fondamentali per tutti gli esseri viventi, il progetto Sedimentazioni intende ricreare questo senso del Tempo, così come gli scavi archeologici lasciano riemergere strati di civiltà e le loro storie.

Quattro grandi tele, di tre metri di larghezza, accolgono gli interventi delle tre artiste; attraverso la tecnica del collage, ben in accordo con lo spirito sotteso al progetto, dialogano e si relazionano, nel tentativo di creare un comune linguaggio espressivo, che dia luogo a sedimentazioni dell’anima, anzi di tre anime. Nell’andamento verticale della temporalità, la lettura diventa anche orizzontale nel dispiegarsi degli strati sovrapposti. In questa trama i diversi materiali scelti dalle singole artiste vanno a intrecciarsi, nella consapevolezza dell’effimerità dell’attimo, decidendo di non porre un limite fisico alle tele: limite che avrebbe “ufficializzato” la rappresentazione, rendendola definitiva e conchiusa. La mancanza del telaio, della cornice, i bordi slabbrati e irregolari, lasciano alle cose la possibilità di poggiarsi per un tempo limitato, in una sorta di istantanea di un evento destinato a trascorrere e a essere coperto nuovamente da più giovani strati di vita”.

La mostra resta aperta fino al prossimo 19 settembre con orario fino al 15 settembre dalle  9.30 alle13.30 e dalle 16.30 alle 20.30 e dal 16 al 19 settembre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 18.00.