Memorie Urbane 2015 | L’arte sempre più senza confini

Per l’appuntamento del 2015 la manifestazione supera i confini laziali e arriva in Campania, nella città della Reggia, Caserta. Un programma ricchissimo di eventi che coinvolgerà 40 artisti, 7 città, 3 province e 2 regioni.
Da marzo a giugno, Gaeta, Terracina, Fondi, Arce, Latina, Priverno, Caserta saranno lo scenario di questo imponente “laboratorio artistico en plein air” - degno delle principali capitali europee.
“Da sempre l’obiettivo principale è stato quello di trasformare le zone più trascurate delle città in un museo a cielo aperto, accessibile a tutti”, afferma Davide Rossillo, ideatore del festival e presidente dell’associazione Turismo Creativo, che continua. “Portare l’arte contemporanea nelle strade e metterla in contatto con il territorio, per stimolare un processo di interazione e contaminazione reciproca. L’arte come strumento per riscoprire le nostre città e ridare nuovo risalto a spazi che sono solitamente abbandonati e privi di una qualificazione.”
40 sono infatti gli ospiti provenienti da 13 paesi e 3 continenti: Italia, Lituania, Inghilterra, Polonia, Spagna, Norvegia, Portogallo, Grecia, Germania ma anche Brasile, Argentina, Russia, Cina e Stati Uniti, di cui la metà non ha mai dipinto in Italia.
I loro nomi sono tra i più importati delle scena internazionale dell’arte urbana quali il poker tedesco costituito da 1010, ALIAS, Ecb Hendrik Beikirch, Case Maclaim; i “cugini” d’Oltralpe Shaka, Kan, Levalet, Jana e J’s, Ella, Pitr e MTO, tra gli artisti più controrversi del momento. E ancora dall’Inghilterra atterra David Walker, e per la prima volta in Italia anche Adomas Žudys / AWK (Li; tuania), Apolo Torres (Brasile) , Bezt(Polonia) ,Pichiavo (Spain) Doa (Spain) , Ino (Grecia) , Milu Corech (Argentina) , Sainer(Polonia) e Stein (Norvegia). Mentre dalla Spagna arrivano Btoy, Axel Void e Pablo S Herrero; dal Portogallo, Eime e Frederico Draw; Ernest Zacharevic dalla Lituania e Natalia Rak dalla Polonia. Dall’Argentina il graditissimo ritorno di Bosoletti, Pastel e Elian; dalla Norvegia Strok. E non finisce qui, Martha Cooper dagli Stati Uniti, Alexey Luka dalla Russia e Daleast dalla lontana Cina. Memorie Urbane valorizza molto anche gli artisti del Bel Paese, a quest’edizione interverranno Vesod, Pixel Pancho, 108, Eduardo Tresoldi, Fra Biancoshock e Millo.
Le fotografie dei muri dipinti da tutti questi nomi fanno quotidianamente il giro del mondo grazie ai sociale network, ma prima della Rete è stata l’opera di grandi fotografi a testimoniare il nascere e lo sviluppo di questo genere artistico, a cui spesso le etichette stanno strette.
Per questo motivo è stato inserito in programma la mostra imperdibile di Martha Cooper, che si terrà nella Pinacoteca di arte contemporanea Giovanni da Gaeta, dal 29 marzo al 17 maggio. La fotografa americana - riferimento della scena artistica underground new yorkese - ha seguito il movimento dell’arte in strada sin dalle sue origini negli anni ‘70. Attraverso i suoi bellissimi e vibranti scatti in bianco e nero e a colori, le giovani generazioni, e non solo, potranno conoscere i primi passi mossi dai pionieri dell’arte urbana e il contesto di riferimento.
Ma proprio perché oggi lo scambio d’immagini attraverso i social network è parte del nostro quotidiano, che il festival si arricchisce proponendo alcune applicazioni per smartphone. Quest’anno con l’app Urbacolors dei francesi urbamedia (scaricabile su App Store e Google Play), sarà possibile geolocalizzare i muri e un’altra importante collaborazione con Techmoving e il suo sistema KoinArt, permetterà – appoggiando lo smartphone vicino alla targa esplicativa delle opere grazie a un microchip inserito all’interno di questa - d’avere accesso a una serie d’informazioni supplementari.
Il festival, noto ormai per aver portato l’arte urbana a Gaeta e Terracina, le prime città che hanno aderito all’iniziativa, si muove in continuità con il patrimonio storico, artistico e naturale del territorio e lo sottolinea anche nel nome che ci si è scelti: Memorie Urbane, che rievoca quanto la “memoria” sia considerata fondamentale come punto di partenza, pur in un processo innovativo proiettato verso il futuro.
Memorie Urbane diventa a pieno titolo una vera carta da visita per il turismo italiano, che oltre le bellezze naturali e storiche dello Stivale, si arricchisce di un nuovo patrimonio artistico urbano.
