MIBACT: ritornati in Siria i due busti di Palmira restaurati dall’ISCR

Le due opere, vandalizzate dalle milizie di Daesh durante l’occupazione del sito archeologico, sono state sottoposte a un intervento conservativo ad elevata tecnologia presso il laboratorio di restauro dei materiali lapidei nella sede di San Michele a Ripa, dove grosse porzioni di modellato, dopo un’accurata campagna diagnostica condotta con le tecniche più avanzate, sono state ricostruite in virtuale e poi, tramite stampa in 3D, riprodotte per sinterizzazioni di polveri e ancorate all’originale con vincolo reversibile.
“I tecnici dell’Istituto Centrale per la Conservazione e il Restauro – dichiara il Ministro Dario Franceschini - hanno terminato mirabilmente il restauro dei due busti di Palmira sfregiati dalla violenza distruttrice dell'ISIS. Questo importante restauro, che ha coinvolto l’alta professionalità, la dedizione e la passione espressa dai tecnici dell’ISCR, ha avuto un’ampia eco nazionale e internazionale ed è stato il frutto di una complessa operazione diplomatica, favorita anche dall’associazione Incontro di Civiltà guidata da Francesco Rutelli, capace di dimostrare l’affidabilità e la serietà del nostro Paese e l’eccellenza riconosciuta a livello internazionale dei nostri istituti di restauro. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo delicato lavoro permettendo di sottrarre all’oblio iconoclasta due opere di inestimabile valore".
Nelle fotografie di Edoardo Loliva (ISCR) è possibile ammirare il risultato finale del restauro e confrontarlo con le immagini che documentano la devastazione subita e lo stato di conservazione delle opere al loro arrivo in laboratorio.
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