Renzo Piano compie 85 anni

il viadotto San Giorgio a Genova il viadotto San Giorgio a Genova foto Filippo Vinardi
Il grande architetto genovese, noto per progetti quali il Centre Georges Pompidou a Parigi, la Torre Debis ed il Centro Stile della Daimler Benz a Berlino, l’Auditorium Parco della Musica a Roma, il viadotto San Giorgio a Genova e molti altri, compie ottantacinque anni.

«L’idea di ponte attivo riguarda un tema vitale: la sicurezza e la durabilità. Un ponte non può crollare, non ne ha proprio il diritto. Perché quando crolla non lo fa mai una sola volta ma due, tre volte. Crolla perché provoca vittime innocenti, centinaia di persone che devono abbandonare le loro case, dissesti. Crolla perché spezza la città in due, e infine crolla nell’immaginario. Nessuna opera umana è eterna. Nulla dura in eterno se non è amato, accudito e curato con attenzione. Il nuovo ponte deve vivere di tempi lunghi, gli stessi della vallata che attraversa e del fiume. Si appartengono» (Renzo Piano in Renzo Piano, Il Ponte Genova San Giorgio, a cura di Lia Piano e Elena Spadavecchia, Fondazione Renzo/Webuild-Rizzoli, 2020)

Nato a Genova nel 1937, Renzo Piano è fra i più noti e celebrati architetti al mondo ed è considerato il maggior progettista italiano della sua generazione. Si è segnalato per la qualità straordinariamente elevata delle sue moltissime realizzazioni, sempre attente alla sostenibilità ed alle nuove tecnologie, contraddistinte da un linguaggio sobrio, equilibrato e indifferente alle mode. Si tratta inoltre di edifici di grande rilevanza pubblica e sovente connessi ad una committenza molto qualificata.

L’intero percorso della carriera da architetto di R. Piano è attraversato da quattro temi fondamentali: l’interesse per il pezzo, l’organismo ed il sistema edilizio; il disegno per l’industria; la questione di abitazione e città; il progetto alla grande scala. Un quinto tema infine li percorre tutti e quattro e focalizza l’attenzione dell’autore verso le questioni del rapporto fra architettura e natura.

Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, alterna gli studi con la pratica di cantiere, sia con il padre a Genova, sia sotto la guida di Franco Albini a Milano (dal ’58 al ’64). Dal ’65 al ’70 lavora con L. I. Kahn a Philadelphia e con Z. S. Makowsky a Londra. Dal ’71 collabora con Richard Rogers, Peter Rice (dal ’77), R. Fitzgerald (dal 1980) e con numerosi altri architetti ed ingegneri associati alla sua notevole attività internazionale, contraddistinta da particolari attenzioni rivolte all'architettura di strutture provvisorie, realizzazioni stabili di vasta dimensione, interventi di recupero e valorizzazione di centri storici, studi approfonditi ed innovativi sulla tecnologia dei materiali e dei processi costruttivi. 

È stato “visiting professor” alla Columbia University di New York, alla facoltà di Architettura di Oslo, al Central London Polytechnic ed alla Architectural Association School di Londra. Fra i numerosi riconoscimenti internazionali ottenuti nel corso della sua lunga carriera ricordiamola la medaglia d'oro dal RIBA (Royal Institute of British Architects) di Londra (nel 1989), il Premio Speciale della Cultura 1992 della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il settore Architettura in Italia, il Pritzker Prize (1998, consegnatogli dall’allora Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton) ed il Wexner Prize (2001).

È stato anche insignito dei titoli di Architetto dell'Accademia di San Luca (nel ’98) e di Officier de l’Ordre National de la Légion d’Honneur (2000). Nel 2008 ha ottenuto la medaglia d’oro dell'AIA (American Institute of Architets). Su di lui il regista C. Saura ha girato il documentario Renzo Piano, an Architect for Santander (Renzo Piano - L’architetto della luce) (2018).

Fra le sue opere di maggiore rilievo, sia in Italia sia all’estero, ricordiamo i padiglioni per la Triennale di Milano (1966) e per l’Esposizione di Osaka (1970); il laboratorio elettromeccanico PAT a Cambridge (1976); il Centre Georges Pompidou (1971-77) e l’ampliamento dell’Institut de Recherche et Coordination Coustique/Musique (IRCAM), completato con la torre realizzata nel 1989, a Parigi; progetto UNESCO di riabilitazione con laboratorio di quartiere sperimentale a Otranto (1978); laboratorio di quartiere (Japigia, 1980) a Bari; Menil Collection a Houston, nel Texas (1981-83); il centro commerciale di Bércy, Parigi (1986-90); le strutture per le celebrazioni colombiane a Genova (recupero dei Magazzini del cotone e del Deposito Franco, realizzazione del Grande Bigo, dell’Acquario e di altri fabbricati, 1986-92); stadio San Nicola a Bari (1988-89); l’aeroporto di Kinsai nella Baia di Osaka (1988-94); la ristrutturazione ad uso pubblico dello stabilimento del Lingotto a Torino (1991-94). Dal 1985 è attivo il Renzo Piano Building Workshop, che ha sedi a Parigi ed a Genova.

Fra le altre opere, il Centro Culturale J. M. Tjibaou, Nouméa (1991-98); la Torre Debis e il Centro Stile della Daimler Benz, Berlino (1992-2000); l’Auditorium Parco della Musica a Roma (1994-2000); gli uffici ed il centro congressi della Cité Internationale di Lione (1995); il Museo della Scienza e della Tecnica di Amsterdam (1997); il completamento e la sistemazione del Porto antico di Genova (1998); la ristrutturazione del Centre Georges Pompidou di Parigi (2000).

Fra gli altri progetti realizzati all’inizio degli anni Duemila, il convento dei  Cappuccini, a San Giovanni Rotondo (1991-2004); il Museo Paul Klee di Berna (1998-2005); la ristrutturazione della Morgan Library di  New York (2000-06); la nuova sede del «New York Times» (2007); Il Vulcano Buono, centro commerciale a Nola (NA) nel 2007; il City Tech Tower, a New York (2007); la California Academy of Sciences di San Francisco (2008), nuova struttura museale costruita secondo i criteri della sostenibilità ambientale; lo Shard di Londra (il grattacielo più alto d’Europa) (2009-12); il nuovo Tjuvholmen Art Museum di Oslo, inaugurato nel 2012; il nuovo Auditorium dell’Aquila, anch'esso ultimato nel 2012; il Muse, nuovo Museo della Scienza di Trento, inaugurato nel 2013; la nuova sede del Whitney Museum di New York, aperta al pubblico nel 2015; il campus della Colombia University a West Harlem (2002-16); il centro Botín a Santander, in Spagna (2010-17).

In seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova, avvenuto il 14 agosto 2018, nel settembre dello stesso anno dona alla città di Genova il progetto per la ricostruzione del nuovo viadotto sul Polcevera, approvato nel dicembre successivo, e di cui è il supervisore. Il nuovo viadotto San Giorgio verrà inaugurato il 3 agosto 2020 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’avventura della costruzione del viadotto San Giorgio è stata raccontata im maniera molto efficace, dettagliata ed esaustiva nel libro Il Ponte Genova San Giorgio, a cura di Lia Piano e Elena Spadavecchia - concezione e realizzazione del volume: L. Piano, E. Spadavecchia, con la partecipazione di Renzo Piano Building Workshop (Stefano Russo, Alessio Montanari, Alessandro Zangulo, Antonio Porcile, Linda Zunino) e Fondazione Renzo Piano (Giovanna Giusto, Nicoletta Durante, Erica Bagigalupi); progetto grafico e impaginazione: Bellissimo (Barbara Villanova, Manuel Ferri, Simone Gatto); traduzione: Richard Sadleir; stampa: Grafiche Antiga; fotografie: Enrico Cano, Stefano Goldberg, Sergio Grazia, Filippo Vinardi, RPBW (ph. Shunji Ishida), Laura Lezza (Getty Images), iGuzzini, RPBW (ph. Alessio Montanari), RPBW (ph. Stefano Russo); disegni e schizzi: Renzo Piano, Renzo Piano Building Workshop, Alessandro Zangulo (RPBW), Rina Consulting SpA, PerGenova SCpA, Fincantieri Infrastrutture SpA, iGuzzini; cover: schizzo di Renzo Piano, foto di Sergio Grazia e Filippo Vinardi -, pubblicato da Fondazione Renzo Piano e Webuild-Rizzoli, realizzato con materiali inediti recuperati grazie al lavoro di catalogazione e classificazione svolto dalla Fondazione Renzo Piano medesima, e disponibile in libreria e online da dicembre 2020.

 

Fra le numerose mostre dedicate all’attività di Renzo Piano ricordiamo Out of the blue (Kunst-und Ausstellungshalle, Bonn, e Villa Pignatelli, Napoli, 1997; MA Gallery, Tokyo, 1998); Renzo Piano: Architekturen des Lebens (Neue Nationalgalerie, Berlino, 2000); Installazione 7 (Biennale di Architettura, Venezia, 2000); Renzo Piano Building Workshop. Le città invisibili (Triennale di Milano, 2007); Renzo Piano: The Art of Making Buildings (Royal Academy, Londra, 2018).

La Fondazione Renzo Piano, costituita a Genova nel 2004, è un ente no profit dedicato alla promozione di varie attività, fra cui la conservazione e valorizzazione dell’archivio dello Studio Renzo Piano, la formazione e la didattica rivolta ai giovani architetti, comprese borse di studio, pubblicazione di libri e promozione di mostre. La fondazione, finanziata da Renzo Piano, dal RPBW (Renzo Piano Building Workshop), nonché con i proventi dei diritti sull’uso del materiale degli archivi per mostre e pubblicazioni, promuove stages presso gli uffici del RPBW di Genova e di Parigi rivolti a quindici studenti iscritti all’ultimo anno della facoltà di Architettura.

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.