Roma 1986, quando l’Arte avvolgeva la Capitale: 35mo anniversario della Maxitela di Carlo Riccardi

Immagine del trentesimo anniversario della performance di Carlo Riccardi Immagine del trentesimo anniversario della performance di Carlo Riccardi Foto © AGR
Il 16 agosto del 1986 Carlo Riccardi con una MaxiTela incravattava l’obelisco di Piazza del Popolo 

Sono passati 35 anni da quella calda mattina del 16 agosto a Piazza del Popolo, quando sotto gli sguardi curiosi dei turisti e la preoccupazione dei vigili urbani, il pittore Carlo Riccardi srotolava e avvolgeva incravattando l’obelisco di Piazza del Popolo con una MaxiTela, Riccardi un precursore della Street Art con le sue enormi opere in movimento creando ”Art on the way” portando in giro le sue MaxiTele dalle grandi piazze alle periferie e nei paesi.

Carlo Riccardi, oltre a dipinge dal 1950 è il primo fotografo della Dolce Vita, e ideatore dell’ultimo manifesto pittorico italiano “Quinta dimensione” firmato da oltre 50 artisti contemporanei. Riccardi dagli anni 70 inizia a portare in giro le sue MaxiTele, con lo scopo  di sensibilizzare l’opinione pubblica per la valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico del Bel Paese. Ricordiamo tra le tante esposizioni : la maxi tela a Piazza delle Signoria a Firenze, La MaxiTela per Giovanni Paolo II e srotolata nella sala Nervi in Vaticano, quella al Chiostro di S. Domenico a Siena, la maxi tela al Teatro Impero a Terracina, la maxi tela esposta alla Galleria Raphael in Romerplatx Rathaus a Francoforte .Nell’estate del 1987 Le esposizioni con varie MaxiTele a Roma presso San Pietro, Castel Sant’Angelo, Piazza Navona, presso la  Basilica di San Pietro e Paolo All’ Eur, sotto l’obelisco del Foro Italico, ad Ostia, e in varie periferie Romane, e con l’esposizione subacquea nel mare di Ponza,al meeting di Rimini, durante l’expo di Milano. E tante altre espsosizioni.Nell’estate del 1987  Riccardi è stato protagonista di un’iniziativa straordinaria realizzata con il patrocinio della Regione Lazio: percorse 5000 chilometri per “incravattare” e “fasciare” con maxi tele lunghe sino a 300 metri, scorci di paesi, paesaggi e monumenti italiani. Nel 2016  per festeggiare il 30° anniversario dalla prima esposizione, insieme a 50 artisti e amici espone la MaxitTela dal titolo “Diamoci una mano”, che vuole essere un'occasione per riportare l'attenzione sull'importanza della cultura come mezzo di unione tra i popoli. 

Tra le sue mostre più rappresentative la celebre “Art Obama”, curata e organizzata dall’Istituto Quinta Dimensione: sessanta dipinti dedicati al presidente americano Barack Obama. Le opere, di particolare originalità, sono state realizzate sulla base delle prime pagine dei maggiori quotidiani nazionali e internazionali – dal Corriere della Sera al New York Times – che in occasione delle elezioni presidenziali diedero il benvenuto all’uomo del “Yes, We Can”. 

Nel 2017 Roma, dedica una MaxiTela alla vicenda di Rigopiano in ricordo della terribile tragedia. Nel 2018 la MaxiTela di Carlo Riccardi partecipa al Flash Mob notturno per ridare vita all’Angelo Mai. Oggi con i suoi quasi 95 anni – li compirà il prossimo 3 ottobre -, continua a ricordarci il valore e l’importanza dell’arte nella vita di ciascuno

 

Ha creato negli anni 70 “Il Manifesto pittorico della Quinta dimensione”, Il Manifesto ha come messaggio “Riportare l’Uomo al centro del mondo sociale e del lavoro. Firmato da oltre 60 artisti italiani e stranieri, tra i quali Pericle Fazzini, Sante Monachesi, Emilio Greco, Umberto Mastroianni, Luigi Montanarini, Gentilini, Sandro Trotti, Gianni Testa, Alessandro Piccinini, Pierre Carnac, Suriano, Aldo Riso, David, De Meo, Niki Berlinguer, Remo Brindisi. Ecc.

In questo Manifesto Carlo Riccardi aveva dipinto il simbolo della Quinta Dimensione (un cerchio con due parallele) con la pittura fluorescente, e dopo oltre 50 anni dalla sua creazione questo simbolo fosforescente della Quinta Dimensione è ancora visibile al buio.

Il Manifesto ha come messaggio “Riportare l’Uomo al centro”, cioè riportare nel mondo artistico e del lavoro l'attenzione all'uomo, è infatti un manifesto cosmopolita per la contaminazione positiva, il rispetto dei costumi nazionali, internazionali e religiosi. I vari caratteri si fondono dando vita a visioni artistiche e sociali: la Antropocentrista per riportare l’umanità al centro del suo ambiente, la Cibernetica per rendere più umane le macchine capaci di simulare le funzioni del cervello umano, la Astrale per una visione dell’essere umano oltre la fisicità. Negli anni 70 Pierre Carnac, scrittore, antropologo e storiografo di Salvador Dalí, ha dichiarato in proposito: “Nel 4000 un solo quadro ricorderà il nostro tempo, il cerchio luminoso di Carlo Riccardi”.