“Welcome Apocalypse” di Pamela Diamante alla Galleria “Gilda Lavia” a San Lorenzo

L’esposizione racchiude una serie di opere diversificate rispetto ai “media” utilizzati dall’artista per condurre la sua ricerca, spaziando così dall’intervento “site specific” al video, affrontando una serie di tematiche relative all’uomo ed all’ambiente che egli manipola.
«Le creazioni di Pamela Diamante sono il pretesto che l'artista utilizza per riflettere la nostra immagine in uno specchio: rappresentando cinicamente un campionario di disastri umani e/o ambientali, Diamante fa della sua poetica “il rovescio magico” della nostra realtà. L’uomo - nell’arte di Diamante - si trasforma in qualcosa di inquietante: a lui sono ricondotti i mali del mondo in cui egli assassina se stesso, la sua propria esistenza. Comunicazione crudele e violenta, che attinge a una crudeltà e a una violenza storiche ma anche attuali; l’arte annuncia se stessa quando si fa portavoce delle barbarie e dell’agitazione di una cupa verità insoddisfatta. L’ Apocalisse di Diamante trova in questo scenario una compiuta espressione, ripercorrendo e organizzando tutta la costellazione variegata della sua poetica, con i suoi nodi irrisolti, o meglio compresi come irrisolvibili, con le sue decise tonalità, i bruschi stacchi, e i suoi rancori. Non si tratta dunque di una giustapposizione di immagini casuali, di fantasmi interiori qualsiasi, ma del tentativo di ordinare una materia bruta e sfuggente attraverso un’operazione intellettuale di grande rigore, una lucidità analitica, che vuole vedere le parti più oscure dell’uomo, quelle parti che rendono invivibile la vita condannandola all’impotenza. Da questa impotenza bruciante e sofferta nasce il bisogno dell'artista di superare il limite per capire e iniziare a pensare. Il rifiuto della facilità nelle opere di Diamante è sotteso allo sforzo di cauterizzare le ferite, mutare le disarmonie in nuove possibili armonie». (Diego Sileo)
Pamela Diamante, nata a Bari, vive e lavora a Molfetta. Dopo essersi arruolata nel 2002 come soldato Volontario nell’Esercito Italiano, consegue la specializzazione di missilista controcarri, entrando a far parte del 186º Reggimento paracadutisti “Folgore” a Siena (con cui, fra il 2003 ed il 2005, partecipa a varie missioni umanitarie in Bosnia Erzegovina ed in Kosovo); in seguito diviene Caporal Maggiore nell’11º Reggimento Bersaglieri a Orcenico Superire (PN). Si congeda nel 2007 ed intraprende gli studi artistici affiancati da una ricca esperienza di collaborazioni come assistente curatoriale con artisti quali Jannis Kounellis, Hidetoshi Nagasawa, Francesco Arena, Carsten Nicolai, Lazaro Saavedra, nell’ambito di numerosi progetti espositivi in luoghi pubblici e privati e progetti internazionali come il Padiglione della Repubblica di Cuba alla cinquantaseiesima Esposizione Internazionale La Biennale di Venezia. Nel 2016 consegue il diploma di laurea in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bari con una tesi che analizza le connessioni fra arte, scienza e nuove tecnologie. La sua pratica artistica si sofferma su tematiche quali l’imprevedibilità ed il paradosso dell’evento, lo sviluppo di una discontinuità dal micro al macro, che producono una variazione della percezione temporale. I suoi lavori si presentano in modo diversificato, in base ai livelli di analisi da cui nascono: dal video e dalla fotografia all’installazione, il “medium” viene eletto per una ricerca fenomenica dentro la realtà, divenendo un nuovo universo semantico.
La mostra personale di Pamela Diamante Welcome Apocalypse rimarrà aperta al pubblico presso la nuova Galleria “Gilda Lavia” fino a sabato 29 settembre 2018.
Alessandro Poggiani
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