Addio Gino Strada

«E' morto felice», racconta la presidente di Emergency Rossella Miglio sottolineando che aveva qualche piccolo problema di cuore, ma nulla che potesse far pensare ad una scomparsa così improvvisa. «Nessuno se l'aspettava. E' una perdita enorme per il mondo intero, ha fatto di tutto per renderlo migliore». Ed in effetti la sua creatura, fondata 25 anni fa assieme alla moglie Teresa Sarti, scomparsa nel 2009, da allora è cresciuta fino ad arrivare in 18 paesi e diventare l'unica speranza di vita per milioni di persone.
«Gino Strada ha recato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte. Ha invocato le ragioni dell'umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone. La sua testimonianza, resa sino alla fine della sua vita, ha contribuito ad arricchire il patrimonio comune di valori quali la solidarietà e l'altruismo, espressi, in maniera talvolta ruvida ma sempre generosa, nel servizio alla salvaguardia delle persone più deboli esposte alle conseguenze dei conflitti che insanguinano il mondo». Così in una nota il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «In coerenza con la nostra Costituzione che ripudia la guerra - ha aggiunto il capo dello Stato - , Gino Strada ha fatto di questa indicazione l'ispirazione delle azioni umanitarie sviluppate in Italia e all'estero, esprimendo, con coraggio, una linea alternativa allo scontro tra i popoli e al loro interno». «Nell'esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e a quanti gli sono stati vicini - ha concluso - rendo onore alla sua figura».
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