#CLOSED - Via Nazionale, la rappresentazione della crisi

#CLOSED - Via Nazionale, la rappresentazione della crisi Foto di Maurizio Riccardi © AGR
La via che collega la stazione Termini al centro anticipa le sembianze di una città fantasma.

Via Nazionale è una via di Roma che da piazza della Repubblica conduce verso piazza Venezia, realizzata dopo il trasferimento da Firenze a Roma della capitale del Regno d'Italia, per collegare la stazione Termini e il centro direzionale dell'epoca che si trovava a via del Corso.

Lungo la nuova strada furono edificati, alla fine dell'800, grandi alberghi nella parte iniziale, la Chiesa di San Paolo dentro le Mura (1880, prima chiesa cristiana non cattolica costruita a Roma dopo l'unità d'Italia), immobili d'abitazione destinati alla nuova borghesia della capitale, e anche edifici a destinazione pubblica come il Palazzo delle Esposizioni (1883), il Teatro Eliseo (1900), Palazzo Koch - sede della Banca d'Italia (1892).

 

Negli ultimi decenni le vetrine di via Nazionale hanno ospitato numerose multinazionali dell'abbigliamento, trasformandola in un punto di riferimento per gli acquisti di romani e turisti.

Oggi, come documentano le foto di Maurizio Riccardi, via Nazionale rappresenta lo specchio della crisi, prima sanitaria ora anche economica.
L'assenza di turisti, probabilmente anche lo smart working che ha allontanato migliaia di impiegati dei tanti uffici pubblici e privati dislocati intorno alla via (già disincentivati a percorrerla nei mesi precedenti al Covid a causa della chiusura prolungata e insensata della fermata della metropolitana "Repubblica"), e forse anche il "nemico on-line" che permette di fare acquisti dal divano di casa, hanno di fatto trasformato questa "ricca" via in un cimitero di saldi e ombre di insegne sfumate sui muri.

Ma sarà anche la fine del centro storico e di tutte le politiche che di fatto lo hanno mantenuto, contrariamente a tutti i criteri urbanistici, anche centro politico ed economico non solo della città ma dell'intero Paese?

E' la rappresentazione di come la Capitale sta implodendo e con essa il turismo e l'economia?

Sicuramente queste immagini non possono aiutare a raccogliere quel sentimento positivo del primo lockdown in cui si auspicava che tutto "andasse bene", ma forse come da ogni crisi, ancor più in tempo di elezioni, si può pensare di ridisegnare il modello di città magari prendendo esempio dalle altre Capitali europee costruite anche per essere ospitali non solo per i turisti, ma per tutti colo che ci vivono e ci lavorano.

FOTO DI MAURIZIO RICCARDI

Giovanni Currado

Responsabile editoriale dell'agenzia Agr Srl.
Giornalista e fotografo, autore di diversi reportages in Asia e Africa. Responsabile dello studio dell'immenso archivio fotografico Riccardi e curatore della collana "Fotografici" per Armando Editore.

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