#Conosciamoci. Gipa Fuori dalla Stanza: dialogo e progetti di vita per chi vive la disabilità

Gipa Fuori dalla Stanza è il nome della Associazione di Promozione Sociale, fondata dalla sua famiglia e dall'equipe di psicologhe che lo seguono, che si muove a sostegno dei ragazzi con disabilità. Obiettivo: andare oltre l’assistenza domiciliare comunemente intesa (terapia, riabilitazione, sostegno) per scoprire le risorse e le potenzialità di ognuno attraverso il concetto di occupabilità, ossia la capacità di essere occupati o di saper cercare attivamente, di trovare e di mantenere un lavoro.
Ciascuno, con il proprio bagaglio esperienziale e le sue risorse, è chiamato a vivere nuove attività fuori dalle mura di casa. Ma il processo è biunivoco: anche agli operatori che guidano e orientano gli interventi mettono in campo inevitabilmente le loro emozioni. L’affiancamento al soggetto disabile nella (ri)scoperta del mondo esterno pone, infatti, il professionista di fronte a sfide sempre nuove, che lo spingono a mettersi in gioco in prima persona. Questo nuovo modo di pensare l’assistenza alla disabilità produce inevitabilmente effetti benefici per la famiglia, che può affrontare questo percorso non più in solitudine.
Ma facciamo un passo indietro. L’amore di Gipa per la bellezza e la sua attenzione alla tutela del bene comune si sono concretizzati in principio nella trasformazione del Parco Luciano Ricca, luogo a rischio di degrado ai margini della stazione Giustiniana, in uno spazio godibile per tutto il quartiere, “dando colore” a temi come l’integrazione e l’inclusione. Grazie alla collaborazione di Gipa con writers e artisti di strada (alcuni di fama internazionale) è stato realizzato un murales di 500 metri con opere ispirate alla Famiglia Addams e ad Alice nel Paese delle Meraviglie. Il Parco Ricca oggi è un vero e proprio museo all’aperto, in cui poter ammirare capolavori di arte contemporanea, simbolo di dialogo possibile tra le diversità.
Grazie, inoltre, alla collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del II Municipio di Roma, alcuni lavori artistici realizzati da Gipa sono stati in mostra presso la sala “Corner” del Museo MAXXI. Nel percorso espositivo ogni opera ha rappresentato le emozioni, i pensieri, le paure e tutte le sensazioni che modulavano le sue giornate: è un racconto di sé attraverso l’arte. Protagonista la fiducia incondizionata nella persona perché ciascuno, se adeguatamente sostenuto, può scoprire risorse, capacità e nuove motivazioni.
Queste iniziative hanno consentito a Gipa di intraprendere un percorso straordinario che ha rappresentato lo stimolo per desiderare di estenderlo a tutti i ragazzi con disabilità che sono chiusi all'interno delle loro stanze.
Così lo scorso maggio è nato il progetto “Orti sinergici” finalizzato all’occupabilità e all’integrazione di ragazzi in condizione di disabilità e/o fragilità, attraverso l'utilizzo di un orto, con la collaborazione di una docente della scuola di agricoltura sinergica, Emilia Hazelip. Nell'orto si coltivano ortaggi senza concimazioni chimiche né organiche, in aiuole rialzate, attraverso l'utilizzo di un’agricoltura semplice ma innovativa che non prevede l’aratura del suolo e che ha un impatto ambientale prossimo allo zero. “Questo permette ai nostri ragazzi di essere parte attiva e integrante della cura dell’orto, senza che vi sia un dispendio di forza fisica che sarebbe difficilmente sostenibile da parte loro. Vendiamo gli ortaggi che produciamo e il ricavato è interamente destinato all’associazione al fine di mantenere quanto costruito e implementarlo. L’obiettivo è che un numero sempre maggiore di ragazzi possa partecipare a questo splendido progetto gratuitamente. Contiamo, inoltre, di creare, nel terreno dove abbiamo realizzato gli orti, una piazza dove le diversità possano incontrarsi, fondersi e contaminarsi, anche loro sinergicamente, e creare qualcosa di straordinario, sempre più sorprendente ed entusiasmante”, racconta Benedetta Angelini, sorella di Gipa e vice presidente dell'Associazione.
E arriviamo ad oggi. #Conosciamoci è l’hashtag lanciato dall’associazione per affrontare i lunghi giorni di quarantena forzata causata dall’emergenza Covid-19. L'isolamento, in particolare per i ragazzi con disabilità, è una condizione difficile, perché manca l'incontro con l'altro, la possibilità di guardarsi e, soprattutto, di raccontarsi nel quotidiano.
Gipa Fuori dalla Stanza sente il forte bisogno di stare accanto a tutti coloro che stanno vivendo questo momento storico, offrendo loro uno spazio via Skype con i propri volontari.
Queste le parole della psicologa Maria Adele Giannone, raggiunta telefonicamente: “L'intento è quello di regalare un momento di connessione e di semplice socialità, di evasione dalla noia. Questa volta è importante rimanere a casa, ma se attraverso la tecnologia riusciremo a entrare nella stanza di qualcuno di voi sarà come uscire dalla nostra".
È possibile mettersi in contatto con l'Associazione Gipa Fuori dalla Stanza contattando i numeri 3483831366 - 3391465223 o attraverso la pagina facebook ufficiale https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2972816736116245&id=1625828154148450.