Criminalità transnazionale: firmato memorandum tra Dipartimento di Pubblica Sicurezza e Onu

Criminalità transnazionale: firmato memorandum tra Dipartimento di Pubblica Sicurezza e Onu
È stato siglato il 29 luglio 2021 a Roma, a Palazzo Cimarra, sede dell’ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia, un memorandum d’intesa tra il capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Lamberto Giannini, e la direttrice esecutiva dell’ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga ed il Crimine (Unodc) di Vienna, sottosegretario generale Ghada Fathi Waly.

Al centro del memorandum, l’obiettivo di rendere organica la collaborazione già esistente tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Unodc, agenzia attuatrice dei programmi delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, per promuovere risposte efficaci alla criminalità organizzata transnazionale, ai traffici illeciti, alla corruzione, al terrorismo. Potranno dunque da subito essere sviluppate azioni condivise per elaborare progetti congiunti di assistenza tecnica e capacity building, attività seminariali e formative e ogni altra operazione di reciproco interesse.

La sottoscrizione, informa il Ministero dell’Interno, è avvenuta alla presenza del vice direttore generale preposto all’attività di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia, prefetto Maria Teresa Sempreviva, e del segretario generale del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ambasciatore Ettore Francesco Sequi.

Con questa firma, ha detto il Capo della Polizia, “inizia un percorso a due per edificare un network di sicurezza globale ancora più resiliente alle minacce, sempre più transnazionali, trasversali e fluide”. Da questo punto di vista il memorandum è “un’eccellente opportunità per disporre di un utilissimo quadro di riferimento per ogni attività di collaborazione che potrà sistemizzare e rafforzare ulteriormente l’azione di law enforcement italiana in sinergia con Unodc e con gli omologhi degli Stati membri”.

È illusorio, infatti, pensare di poter debellare la criminalità organizzata grave ed emergente e il terrorismo soltanto con il momento operativo e di contrasto: restano fondamentali, ma occorre fornire il giusto know how ad ogni operatore di sicurezza attraverso la condivisione di programmi congiunti, concreti e pragmatici. In quest’ottica, il prefetto Giannini ha invitato la direttrice esecutiva Waly a effettuare una specifica missione in Italia, per visitare i centri di eccellenza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e delle Forze di polizia e approfondire le tematiche di comune interesse, anche approntando un piano d’azione che potrà costituire un follow-up concreto al memorandum. Proposta accolta positivamente dalla direttrice, che ha definito l’Italia un “partner di assoluto pregio” nel contrasto a ogni forma di criminalità.