Dallo statuto dei lavoratori allo statuto del lavoro. Giornata di confronto con le Parti sociali a 30 anni dal Patto Ciampi

Dallo statuto dei lavoratori allo statuto del lavoro. Giornata di confronto con le Parti sociali a 30 anni dal Patto Ciampi Foto G. Currado © AGR
Si è svolto a Roma nella sede del Cel il convegno "Dallo statuto dei lavoratori allo statuto del lavoro. Giornata di confronto con le Parti sociali a 30 anni dal Patto ‘Ciampi’ del 1993”

L’evento introdotto da Tiziano Treu è stato incentrato sulla lectio magistralis di Giuliano Amato. Interventi di Ivana Pais, Sociologa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Paolo Sestito, Capo Dipartimento Pianificazione Organizzazione e Bilancio Banca d'Italia; Luisa Corazza, Giuslavorista, Università degli Studi del Molise. Poi il dibattito con le parti sociali con Luigi Sbarra, Segretario generale CISL, Emilio Miceli, Segretario confederale CGIL e Tiziana Bocchi Segretaria confederale UIL.

“È in corso una spinta molto forte alla personalizzazione del lavoro, c’è una necessità di tutele più estese e modulate ma anche più legate al senso del lavoro per le persone. Abbiamo due problemi su cui lavorare con urgenza: la qualità dell’occupazione e fornire risposte alla individualizzazione e personalizzazione che sta dando vita a migliaia di lavori nuovi che non possono non essere tutelati alla luce del’art. 35 della Costituzione”, ha aggiunto Tiziano Treu.

Secondo Giuliano Amato “i cambiamenti avvenuti in questi anni, così come in passato, obbligano a tornare a progettare il sistema delle relazioni sindacali e industriali nell’interesse delle persone”.

"L’obiettivo è superare definitivamente contrapposizioni ideologiche e massimaliste sul lavoro, e le tante bandierine attorno a cui si è consumata la battaglia per contrastare l’inevitabile declino della società salariata. Ora come allora dovremmo essere in grado di guardare alla lezione del passato per capire il presente ma soprattutto per prendere decisioni per il futuro. Occorrono strumenti nuovi per governare produttività, crescita, occupazione, il CNEL è il luogo costituzionale per farlo” ha concluso invece il nuovo Presidente del CNEL, Renato Brunetta.