Festa della Repubblica, Mattarella e Draghi celebrano il 2 giugno

Sergio Mattarella all'Altare della Patria Sergio Mattarella all'Altare della Patria Foto M. Riccardi © AGR
Anche quest’anno, a causa della pandemia, le celebrazioni si tengono in forma ridotta a causa della pandemia. Alle 10 il Capo dello Stato, come tradizione, ha reso omaggio al Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria, prima del passaggio delle Frecce Tricolore. Annullata — come nel 2020 — la parata militare su via dei Fori imperiali e l’apertura dei Giardini del Quirinale al pubblico.

Sono trascorsi 75 anni dalle elezioni che dettero le fondamenta all'Italia moderna, con la scelta degli italiani tra monarchia e Repubblica e l'elezione dell'assemblea costituente. La vittoria della repubblica fu un momento fondamentale dell'Italia che usciva distrutta dalla guerra. Milioni di italiani, pur provati da anni durissimi, si recarono alle urne per un 2 giugno 1945 di speranza e di voglia di ripartire.

"La nascita della Repubblica Italiana, nel 1946, segnava anch'essa un nuovo inizio: la edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine". A dirlo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo saluto in apertura del concerto in onore del corpo diplomatico, eseguito dall'Orchestra nazionale di Santa Cecilia.

Maurizio Riccardi

Sito web: www.maurizioriccardi.it

Fotografo, giornalista, direttore del Gruppo AGR, di cui fanno parte: l'agenzia fotografica AGR, il magazine online Agrpress.it, l'Archivio Riccardi, la sezione Audiovsivi / web e la sezione Comunicazione.
Nasce a Roma nel 1960, si può dire nella camera oscura del padre, anche lui noto fotografo della "Dolce Vita".