Giornata della memoria: c’è chi sfuggì alla razzia grazie al coraggio e alla solidarietà di tanti romani.

Giornata della memoria: c’è chi sfuggì alla razzia grazie al coraggio e alla solidarietà di tanti romani.
Un nuovo “civico giusto” che narra la bella storia di amicizia delle famiglie Trella e Supino, ieri come oggi, tra loro anche l’attore Giovanni Scifoni.

Al quartiere Coppede’, il 27 Gennaio per il giorno della Memoria, a via Olona alle ore 12.00, si inaugura un nuovo Civico Giusto, il progetto del Romabpa Mamma Roma e i Suoi figli Migliori che “segna” le case che ospitarono i perseguitati durante il nazifascismo e racconta le loro storie attraverso un minidoc scaricabile dal QR code inciso sulla targa.
Un civico, quello di via Olona, dove il coraggio di Amalia e Serafino Trella salvò l’infanzia dei piccoli Supino.
Una storia fatta di coraggio, amicizia e affetto che ha attraversato tre generazioni e continua ancora.
Dichiara Paolo Masini ideatore e coordinatore del progetto: “Nel giorno della Memoria, abbiamo voluto raccontare una storia di speranza. Perché è grazie al coraggio e alla solidarietà di tanti romani, ci fu chi riuscì a salvarsi dalla deportazione”.

“Anche nei momenti più bui della storia tante persone fanno la differenza. È il caso dei coniugi Trella, il cui coraggio ha salvato tre bambini con un immenso gesto di solidarietà e consegnando a tutti anche le loro testimonianze. Una decisione privata che è diventata un patrimonio collettivo” dichiara Francesca Del Bello, Presidente del Municipio Roma II, che ha supportato il progetto.
I protagonisti di questo nuovo “Civico Giusto” sono i coniugi Trella, che nascosero i tre bambini dei loro vicini di casa, i Supino, prendendosi cura di loro insieme ai loro stessi figli. La storia ci viene restituita dai racconti commossi e riconoscenti di Silvia e Laura Supino, ormai adulte, che mai dimenticarono quel gesto e che hanno ottenuto per loro il riconoscimento di “Giusti tra le Nazioni” a Yad Vashem.
Anche questo civico è frutto di un lavoro corale: dagli studenti del Liceo Montessori, prof. tutor Agostino Bistarelli, della rete di scuole “Memorie. Una città, mille storie”, coordinata da Maria Grazia Lancellotti, al team di esperti e storici che, sotto la guida di Michele Di Sivo, hanno controllato la produzione dei ragazzi, ai giovani registi e filmaker, Caterina Peta e Mirko Bertarelli, della casa di produzione L’Alveare, che hanno realizzato il video.
La voce del civico di via Olona 7 è quella di Giovanni Scifoni, tra i protagonisti di Doc, figlio di Chiara e nipote di Amalia. “Un dovere civile per chi fa un lavoro come il mio mettersi a disposizione di un progetto come quello del civico giusto. Una grandissima emozione prestare la voce per raccontare la storia della mia famiglia. Una storia che ha accompagnato la mia infanzia e che ho raccontato ai miei figli. E’fondamentale tramandare le storie che ci rendono profondamente umani e profondamente noi stessi”. Questo dovere civico è stato raccolto da Federico Vanni che ha anche lui prestato la sua voce al documentario, e da Luca Barbarossa che ha concesso il suo brano “Non tuti gli uomini” come sigla finale di tutti i civici.
“Siamo lieti di essere partner istituzionale de “Il Civico Giusto”, un progetto che mantiene viva la memoria di chi ha deciso di rischiare la propria vita per salvare tanti ebrei e perseguitati. La Rappresentanza in Italia della Commissione europea rinnova e rafforza l’impegno a combattere l’antisemitismo in Europa e nel mondo, come indicato nelle linee strategiche della Commissione stessa nella sua “Comunicazione sulla lotta contro l’antisemitismo e il sostegno alla vita ebraica” dell'ottobre scorso”, è quanto afferma Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Oggi le famiglie Trella e Supino continuano a vivere nella bella via Olona e, soprattutto, rimane ben saldo quel legame che iniziò il giorno in cui Amalia e Serafino scelsero di non voltarsi dall’altra parte.

Video

Maurizio Riccardi

Sito web: www.maurizioriccardi.it

Fotografo, giornalista, direttore del Gruppo AGR, di cui fanno parte: l'agenzia fotografica AGR, il magazine online Agrpress.it, l'Archivio Riccardi, la sezione Audiovsivi / web e la sezione Comunicazione.
Nasce a Roma nel 1960, si può dire nella camera oscura del padre, anche lui noto fotografo della "Dolce Vita".