Il 24 febbraio è stata un’intensa giornata di manifestazioni a Roma, Milano e Palermo a otto giorni dal voto del 4 marzo.
A Milano si sono radunati i sostenitori di Fratelli d'Italia, in una marcia con un tricolore lungo più di 300 metri, mentre in piazza Duomo Salvini ha richiamato i sostenitori della Lega. Sempre a Milano un gruppo di studenti ha occupato largo Cairoli, in protesta contro la manifestazione di CasaPound, poi è partita la manifestazione antifascista che è arrivata allo scontro con la polizia. A Roma, invece, protagonista la manifestazione antifascista dell'Anpi, a cui hanno partecipato tanti esponenti politici della sinistra, come Pietro Grasso, Matteo Renzi, Laura Boldrini e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Poco distante hanno marciato i lavoratori iscritti al sindacato Si Cobas. A Roma la manifestazione 'mai più fascismi e razzismi' A Roma ha sfilato unita la sinistra, rispondendo alla 'chiamata' dell'Anpi contro tutti i fascismi e le violenze. Liberi e Uguali e Partito democratico si ritrovano fianco a fianco in piazza del Popolo: ci sono tutti, dal premier Paolo Gentiloni al segretario dem Matteo Renzi, dal leader di Leu Pietro Grasso a Laura Boldrini, e poi Walter Veltroni, Pierluigi Bersani e diversi ministri. Oggi nessuno scontro tra gli ex compagni di partito, ma un'unica parola di unità: "No alla violenza e ai neofascismi". Per Gentiloni "quello di oggi è un bellissimo messaggio, un messaggio costituzionale. E' un messaggio che rassicura".
Presenza importante anche quella di tutte le sigle sindacali: "La grande partecipazione pacifica alla manifestazione dell'Anpi contro i fascismi ed il razzismo a cui ha partecipato oggi una numerosa delegazione della Cisl – ha dichiarato il segretario confederale CISL Andrea Cuccello – deve servire a rafforzare le ragioni di una alleanza forte e coerente tra le istituzioni, i partiti e la società civile, per mettere al bando tutte le forme di violenza da qualsiasi parte essa vengano, le intimidazione fisiche e verbali, le provocazioni che si richiamano al fascismo o al nazismo”.