Il lavoro prima di tutto! La Cgil torna in piazza San Giovanni
Piazza San Giovanni aperta per quasi tutta la giornata, niente corteo, tante bandiere e striscioni per una vera e propria non stop sulla crisi e l'occupazione. La Cgil torna a San Giovanni due anni dopo la manifestazione anti-Berlusconi del 27 novembre 2010 per chiedere al governo Monti, "scelte strategiche di politica industriale, misure di sostegno per i lavoratori di natura fiscale, interventi per arginare la crisi che investe i lavoratori e per salvaguardare i precari". Lavoratori, studenti, precari, disoccupati, ricercatori e operai, sono loro i protagonisti che dalla piazza e dal palco raccontano la crisi.
Nel corso della giornata i racconti dei casi più conosciuti alla cronaca (Irisbus, Vynils, Carbosulcis, Eutelia), ma anche i racconti delle storie di lavoro meno conosciute da tutt'Italia. E tutti quelli che non potranno parlare dal palco potranno raccontare le loro vicende negli stand. Nella piazza, infatti, ci sono anche 30 gazebo che compongono il “villaggio del lavoro”: 21 gli stand regionali, dove sono rappresentate ed evidenziate le aziende in crisi dei diversi territori, e 12 quelli delle federazioni di categoria, che illustrano le diverse crisi dei settori di riferimento.
Nel pomeriggio la giornata prosegue nel segno della musica con Peppe Voltarelli, Tosca, Enzo Avitabile & Bottari, Eugenio Finardi, a chiudere l'intervento del segretario Susanna Camusso.