Il Papa in Sinagoga: “Ebrei nostri amici e fratelli”

Il Papa è stato accolto dal presidente della Comunità ebraica romana, Ruth Dureghello, dal presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), Renzo Gattegna, e dal presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia.
Il Pontefice ha deposto i fiori sulla lapide che ricorda la deportazione degli ebrei romani nel 1943 e ha percorso poi Via Catalana, fino all'effige in ricordo di Stefano Gai Taché, il bambino ucciso nell'attentato terroristico del 1982. Anche qui ha deposto una corona di fiori e incontrato la famiglia Taché e i feriti nell'attentato. Quindi ha raggiunto a piedi il Tempio Maggiore: sulla scalinata l'incontro con il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni. Insieme l'ingresso nella Sinagoga. Presenti, con la Comunità romana, esponenti di diverse Comunità ebraiche d'Europa.
Calorosamente applaudito, papa Francesco, in un clima molto amichevole, si è lungamente trattenuto a salutare tutti i presenti, esponenti del mondo ebraico italiano ed europeo. Moltissime le strette di mano, i sorrisi, le battute di cordiale saluto.
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Maurizio Riccardi
Fotografo, giornalista, direttore del Gruppo AGR, di cui fanno parte: l'agenzia fotografica AGR, il magazine online Agrpress.it, l'Archivio Riccardi, la sezione Audiovsivi / web e la sezione Comunicazione.
Nasce a Roma nel 1960, si può dire nella camera oscura del padre, anche lui noto fotografo della "Dolce Vita".
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