Landini propone un vertice a 3 a Cisl e Uil per incalzare il nuovo governo

“I soldi si prendano dove ci sono, cioè negli extraprofitti, costituendo – ha dichiarato Landini, rivolgendo un appello al prossimo premier – un fondo per aiutare le famiglie e evitare che le aziende chiudano”. E “anche le imprese devono fare la propria parte”, ha aggiunto, perché “i salari sono troppo bassi”.
Il leader della Cgil ha, quindi, ripreso e rilanciato la proposta di Bombardieri di tagliare l’orario di lavoro a parità di salario: “la riduzione dell’orario è un elemento strategico: nei contratti dobbiamo rivendicare che una parte delle ore di lavoro venga usata per studio, formazione e aggiornamento: passa di qui la vera lotta alla diseguaglianza”.
Il Segretario Landini ha insistito anche sulla necessità di superare le divisioni sindacali: “non penso a un sindacato unico, ma sento la necessità che si vada oltre la semplice unità d’azione. Abbiamo bisogno – ha detto – di allargare la rappresentanza, recuperando il nostro ritardo sulle nuove forme di lavoro”.
A complicare il percorso unitario restano però le differenze che sono emerse proprio in questo congresso fra le tre confederazioni, con Bombardieri che, a differenza del passato, ha posizionato la Uil più a sinistra, su una linea vicina alla Cgil e distante dalla Cisl, quest’ultima molto preoccupata del rischio di una deriva movimentista del sindacato che soffi sul fuoco della protesta sociale.
Il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, non è potuto intervenire lo scorso venerdì 14 ottobre a Bologna a causa di un’influenza che lo ha colpito. Al posto suo Daniela Fumarola, Segretaria confederale organizzativa della Cisl, che ha voluto sottolineare l’autonomia della sua organizzazione dalla politica: “valuteremo qualità e capacità d’azione del nuovo governo, a partire dai primi provvedimenti d’urgenza e dalla legge di Bilancio”.
Durante il congresso è intervenuto anche il Presidente della Conferenza episcopale, il cardinale Matteo Zuppi, il quale, facendo riferimento alla nuova definizione scelta da Bombardieri per la Uil come “sindacato delle persone”, ha sottolineato: “per noi cristiani è fondamentale mettere al centro la persona, questa è la vera sfida, in un mondo in cui la persona conta per quello che ha, in un mondo in cui se non consumi, direbbe Papa Francesco, diventi uno scarto”.
Il cardinale ha anche condannato la precarietà del lavoro, mettendola in collegamento con il declino demografico del Paese: “garantire la natalità, investire su questo aspetto significa avere un lavoro non precario, che permetta di guardare al futuro e di avere una prospettiva di vita stabile. La lotta al precariato è la lotta per la dignità del lavoro, perché il precariato vuol dire sfruttamento”.
Come ultima cosa, Zuppi ha fatto un richiamo alla pace: “facciamo in modo che questa guerra possa terminare nella pace e nella giustizia, certamente, ma possa terminare presto”.
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