Nati il giorno che non c'è

29 febbraio 29 febbraio
Il 29 febbraio 2016, a Savignano sul Panaro, sulle colline modenesi, è la festa di compleanno per decine di persone.

Un giorno che attendono da quattro anni e che tornerà solo nel 2020. Si tratta della prima edizione delle festa dedicata ai “bisesti”. Eventi analoghi esistono già in varie zone del mondo. Ad esempio, nel Texas, la data del 29 febbraio è talmente sentita che il Leap Year (l'anno del salto) viene festeggiato per ben quattro giorni di fila.

In Irlanda, un’antica tradizione vuole che, in un Leap Year, per ragazze e donne che abbiano intenzione di sposare l’uomo con il quale sono fidanzate, porti fortuna il fatto di farsi avanti con una proposta di matrimonio. «Ci aspettiamo oltre centocinquanta persone», hanno dichiarato Rossella La Rosa e Federica Montaguti, organizzatrici della prima edizione di “Nati il giorno che non c'è”, le quali hanno ripreso un'idea nata circa vent’anni fa in Spagna, dove, per chi è nato il 29 febbraio, è stato istituito il Gruppo più grande al mondo. La prima edizione italiana ha avuto il patrocinio dei Comuni di Valsamoggia e Savignano (entrambi in provincia di Modena).

All'appello Cercasi bisestili, lanciato sui Social Network circa due mesi fa, hanno risposto persone da ogni zona d’Italia.

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.