Patto per il pubblico impiego: i sindacati incassano

L’accordo guarda al presente e al futuro. Guarda al presente per vincere la sfida della pandemia e della crisi economica, cogliendo le esigenze di cambiamento della Pubblica Amministrazione per rispondere più efficacemente e con maggiore tempestività ai bisogni di cittadini ed imprese, ma anche offrendo risposte importanti alle lavoratrici e ai lavoratori, creando condizioni per rilanciare occupazione, riformare gli ordinamenti professionali, rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e disciplinare finalmente per via contrattuale le forme di lavoro eseguite in modalità agile. Guarda al futuro, perché punta su un rinnovato ruolo della Pubblica Amministrazione, come motore propulsivo del cambiamento e della modernizzazione del Paese, sull’innovazione tecnologica e la digitalizzazione e sul cambiamento dell’organizzazione del lavoro, attraverso la riqualificazione professionale e l’aggiornamento continuo delle competenze.
"Dopo anni di mobilitazione – ha dichiarato Luigi Sbarra, neo-segretario generale della CISL – conquistiamo un grande risultato, che apre concretamente la stagione della riforma della Pubblica amministrazione e lo fa insieme al mondo del lavoro".
"Due grandi aspetti – continua Sbarra – emergono dall’Intesa: uno di metodo e l’altro di merito. Nel metodo entriamo in una fase nuova che esalta il ruolo delle relazioni sociali e industriali, rafforza l’impianto privatistico del rapporto di lavoro pubblico, sposta il baricentro dal diritto amministrativo alla contrattazione collettiva. Affidando l’ammodernamento della PA a una impostazione non calata dall’alto, ma realmente condivisa e concertata. Schema da replicare, sostenere – conclude il segretario CISL – e incentivare in ogni ambito".
Il Patto affida un ruolo formidabile alla contrattazione, aprendo ai rinnovi nazionali 2019-2021, rilanciando la contrattazione integrativa, valorizzando le competenze, le responsabilità e le specificità professionali dei lavoratori e delle lavoratrici, anche attraverso i nuovi ordinamenti professionali.
In questo senso è positivo l’impegno del Governo ad individuare con la prossima legge di bilancio le risorse per superare il tetto del salario accessorio, fermo al 2016. Così come è fondamentale l’accento posto sul potenziamento del sistema delle premialità collegato al miglioramento dei servizi e del welfare contrattuale e la scelta di sostenere questi obiettivi attraverso l’estensione delle agevolazioni fiscali già previste per i lavoratori del settore privato.
Il lavoro pubblico resta decisivo per riformare la Pubblica Amministrazione e per migliorare i servizi pubblici, offrendo presidi di legalità e e sostegno concreto in grado di lenire le ferite inferte dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica e bene ha fatto il Governo a ripartire da qui.
Tutte le intese che mobilitano il lavoro attorno agli obiettivi di miglioramento della vita economica e sociale del Paese, come la riforma della pubblica amministrazione, rappresentano l’orizzonte politico più adeguato per affrontare le grandi sfide sociali ed economiche che ci vengono proposte dal governo della moderna società complessa.

Maurizio Riccardi
Fotografo, giornalista, direttore del Gruppo AGR, di cui fanno parte: l'agenzia fotografica AGR, il magazine online Agrpress.it, l'Archivio Riccardi, la sezione Audiovsivi / web e la sezione Comunicazione.
Nasce a Roma nel 1960, si può dire nella camera oscura del padre, anche lui noto fotografo della "Dolce Vita".
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