Pensioni: c’è l’impegno di Draghi

Pensioni: c’è l’impegno di Draghi
Qualcosa finalmente si muove sul tema delle pensioni. Niente di definitivo e concreto, ma, nell’incontro tenuto ieri con Cgil, Cisl e Uil, il premier Mario Draghi ha preso “pieno impegno politico” a modificare l’attuale sistema previdenziale, ossia la riforma Fornero.

Un impegno che verrà ribadito al prossimo Consiglio dei Ministri. “Qualcosa di impensabile solo pochi mesi fa”, commentano i sindacalisti presenti all’incontro.

Nel frattempo, sono stati anche già fissati i nuovi incontri con i tre sindacati per migliorare la legge di bilancio e da inizio dicembre si avvierà il confronto su una modifica strutturale delle pensioni, condividendo i capitoli di intervento: dalla flessibilità in uscita ai giovani fino a giungere alle differenziazioni sui lavori gravosi e sulle donne.

L’incontro a palazzo Chigi è però partito dalla discussione sul fisco e sulla destinazione degli 8 miliardi bonus fiscale. La richiesta di Cgil, Cisl e Uil è di usarli tutti sul cuneo fiscale per alzare le buste paga ed allargare e aumentare le 14esime dei pensionati e detrazioni per meno abbienti. Finora il governo si era trincerato dietro la linea: “deciderà il parlamento”. Ieri anche il ministro Daniele Franco si è impegnato al confronto di merito con i sindacati che si terrà al Mef dalla prossima settimana, probabilmente da martedì.

Stesso impegno anche sulle pensioni, capitolo che però nella legge di Bilancio, arrivata finalmente in Senato, ha solo 611 milioni destinati per il 2022.

Giunti alla constatazione che “non ci sono margini di risorse per modifiche strutturali quest’anno” che necessiterebbero di parecchi miliardi, si è deciso di avviare un confronto con il ministero del Lavoro per modifiche sulle norme ora previste (Quota 102, Ape sociale e Opzione donna).

Il rischio, però, che vedono Cgil, Cisl e Uil vedono è che il confronto possa subire uno stop con l’elezione del presidente della Repubblica e un possibile cambio di governo e di quadro politico.

“Visto che il confronto sulle pensioni parte a dicembre – dichiara il Segretario Generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri – ho domandato a Draghi se terminerà in tempi brevi o se l’orizzonte è il Def” atteso tra fine marzo e inizio aprile “e lui ha confermato che quello è il tempo previsto. Poi gli ho chiesto se lo faremo ancora con lui e ha risposto: sì, lo farete come me”, ha spiegato il Segretario Generale della Uil.

“Abbiamo registrato la disponibilità al confronto. Non c’è certezza dei risultati». Così afferma il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini. “Consideriamo utile l’incontro e importante il percorso che si è aperto – spiega – la valutazione degli esiti e dei risultati la faremo nei prossimi giorni. Le mobilitazioni nelle regioni italiane proseguono, per rendere sempre più evidente che la legge di bilancio e le riforme devono mettere al centro il lavoro e i diritti, in particolare dei giovani e delle donne”.

Il segretario della Cisl Luigi Sbarra, invece, esprime un giudizio positivo perché “partono due tavoli importanti la cui necessità era stata sollecitata nei giorni e nelle settimane passate,

ovviamente ora ci aspettiamo di vedere i contenuti per rendere il sistema pensionistico e previdenziale più equo e sostenibile, più flessibile, a partire da una pensione di garanzia per i giovani e di criteri di pensionamento più flessibili in uscita, a partire da 62 anni”.