Il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ha preso parte alla presentazione del libro 'Commento al Codice antimafia', a cura di Alberto Cisterna, Maria Vittoria De Simone, Bruno Frattasi e Stefano Gambacurta che si è svolta nella Sala 'Vincenzo Parisi' della Scuola superiore di Polizia a Roma.

All'appuntamento sono intervenuti anche il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, il docente di Diritto processuale penale dell'Universita' 'La Sapienza di Roma', Alfredo Gaito, il docente di Procedura penale dell'Universita' 'La Sapienza', Giorgio Spangher.

"Lo sforzo di forze di polizia e autorità giudiziaria in questi anni ha consentito di ottenere risultati eccellenti sul fronte antimafia anche grazie alle misure che sono state introdotte" - ha detto il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano riferendosi al Codice antimafia, entrato in vigore il 13 ottobre.

Il Codice, secondo Mantovano, è "un primo punto fermo sulla documentazione e sulla certificazione in una materia che era come il vestito di Arlecchino, al quale ogni volta si aggiungeva una toppa". "Si può certamente fare meglio", ha detto il sottosegretario rispondendo ad alcune osservazioni sul Codice da parte del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, intervenuto alla presentazione insieme al capo della Polizia Antonio Manganelli.

"Le norme sono in rodaggio - ha proseguito Mantovano -. Probabilmente era necessario più tempo a disposizione ma sono sicuro che sulla base delle valutazioni e del confronto con la realtà e con gli addetti ai lavori non mancherà la volontà e l'intelligenza per completare il lavoro e affrontare quei nodi che non sono stati sciolti".

Foto Monica Palermo © 2011

• Commento al Codice antimafia -01
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