Tarantelli, nuova stele in memoria dell’economista assassinato dalle BR 36 anni fa

Tarantelli, nuova stele in memoria dell’economista assassinato dalle BR 36 anni fa
Si è tenuta presso la Facoltà di Economia dell’Università Sapienza di Roma la commemorazione in ricordo dell’economista Prof. Ezio Tarantelli.

“Ricordare e commemorare Ezio Tarantelli nella sua università, nei luoghi dove ha insegnato e formato tanti studenti è un atto di assoluto valore e di grande significato”. Lo ha detto oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Roma alla cerimonia organizzata dall’Università “La Sapienza” per l’inaugurazione della nuova stele, restaurata recentemente, in memoria dell’economista assassinato dalle Brigate Rosse 36 anni fa.

“Tarantelli è stato per il sindacato e per la Cisl in modo particolare un solido e valido riferimento”- ha aggiunto Sbarra. “Noi abbiamo avuto l’onore ed il privilegio di collaborare con lui in anni difficili e di scontro sociale. Ezio ci ha lasciato un’altissima lezione di etica, di pratica della partecipazione, di impegno forte di intellettuale e di riformista che ha sacrificato la sua vita al servizio delle fasce più deboli. Noi pensiamo che il pensiero e gli insegnamenti di Ezio Tarantelli siano quanto mai attuali in questa fase di passaggio epocale, dalla vecchia economia alla nuova economia digitale,  soprattutto oggi che c’è un paese da ricostruire, da far ripartire nella responsabilità, nella condivisione e concertazione, orientando sempre lo sguardo verso la realizzazione del bene comune, proseguendo questo importante cammino per la coesione sociale, la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, soprattutto per i tanti giovani che disperatamente bussano alle porte del mercato del lavoro”

Maurizio Riccardi

Sito web: www.maurizioriccardi.it

Fotografo, giornalista, direttore del Gruppo AGR, di cui fanno parte: l'agenzia fotografica AGR, il magazine online Agrpress.it, l'Archivio Riccardi, la sezione Audiovsivi / web e la sezione Comunicazione.
Nasce a Roma nel 1960, si può dire nella camera oscura del padre, anche lui noto fotografo della "Dolce Vita".