Tecnologia e innovazione per la difesa europea

Tra gli interventi in programma, Antonio Tajani, Vicepresidente del Parlamento europeo, Claude-France Arnould, Direttore esecutivo dell’Agenzia Europea di Difesa (EDA), Carlo Calenda, Viceministro dello Sviluppo Economico, Nicola Latorre, Presidente della Commissione Difesa del Senato della Repubblica, Valter Girardelli, Vice Segretario Generale della Difesa e Vice Direttore Nazionale degli Armamenti, Lorenzo Fiori, Senior Vice President Strategie Finmeccanica, Joaquim Nunes de Almeida, Direttore generale Commissione europea Mercato interno e Servizi, Jan Pie, Segretario generale Associazione europea Industrie per Aerospazio, Difesa e Sicurezza (ASD), Alessandro Politi, Direttore NATO Defence College Foundation, Vittorio Emanuele Parsi, Direttore Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (ASERI).
Il convegno affronta temi incentrati sui nuovi scenari europei che impongono di ripensare i tradizionali modelli di business e la relazione tra industria e difesa. L’Unione europea, infatti, si è recentemente impegnata, con il Consiglio Europeo dei Capi di Stato e di Governo del dicembre 2013, al rilancio della competitività dell’industria della difesa nell’UE, mettendo in atto misure che promuovano la ricerca e l’innovazione e che portino gradualmente a un mercato della difesa integrato. Tuttavia, tali misure richiedono uno sforzo congiunto delle autorità nazionali e degli operatori di mercato al fine di ottenere risultati concreti.
“L’industria può dare un contributo notevole allo sviluppo di forme di partenariato in grado di valorizzare le risorse disponibili e ridurre le inefficienze, trasferendo al settore pubblico competenze tecnologiche e processi operativi più efficaci e meno costosi”, afferma Riccardo Procacci, Amministratore delegato di Avio Aero. “Altrettanto importante, oggi più che mai, è continuare a sostenere gli investimenti nel settore della difesa affinché si possano sviluppare tecnologie distintive destinate, come avvenuto in passato, a generare e moltiplicare le ricadute industriali anche nel settore civile; basti pensare all’enorme contributo che hanno dato programmi come quelli per i velivoli militari Tornado ed Eurofighter, un vero e proprio volano di sviluppo tecnologico ed economico in Italia e nei paesi europei partner”.
Sulla base dei contributi e delle riflessioni emerse durante il dibattito, una sintesi dei lavori e delle raccomandazioni raccolte nel convegno sarà trasmessa alla Presidenza italiana nell’ambito del semestre di presidenza dell’Unione europea.
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