Terna. Inaugurato il nuovo elettrodotto che unirà Sicilia e Calabria.

Terna alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, del Presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio, del Presidente AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico) Guido Bortoni e dell’Amministratore Delegato di Terna Matteo Del Fante, ha infatti inaugurato il nuovo elettrodotto “Sorgente Rizziconi”, la linea elettrica da record che unirà la Sicilia alla Calabria, al resto della Penisola e quindi all’Europa attraverso il sistema elettrico italiano ad alta tensione.
Un’opera che come sottolineato dal premier Renzi, vede il Mezzogiorno come motore dell’Italia, portando da Sud verso Nord nuova energia per il Paese. E non solo. Da oggi, di fatto, l’Italia è un corpo unico sul fronte della trasmissione dell’energia elettrica, determinando una uniformità territoriale nazionale sul costo dell’energia. Un’opera ingegneristica di valore internazionale, che colloca Terna sempre più in una posizione leader nella progettazione e realizzazione delle rete elettriche. Terna ha di fatto eliminato l’ultimo “collo di bottiglia” esistente a livello zonale, creando le condizioni per annullare il differenziale di prezzo presente fra la Sicilia e il resto del Paese: l’Italia è ora tutta connessa dal punto di vista elettrico, con una linea ad alta tensione che, senza soluzione di continuità, collega la Sicilia alla Valle d’Aosta.
L’opera permetterà inoltre di utilizzare meglio la produzione rinnovabile siciliana - soprattutto l’eolico e il fotovoltaico, per oltre 700 MW e consentirà di aumentare la capacità di trasporto dell’energia fino a 1.100 MW.
Sul lato siciliano del collegamento - a Sorgente e Villafranca - così come in Calabria - a Scilla e Rizziconi - saranno in funzione quattro stazioni elettriche ad alta tecnologia che permetteranno di trasportare energia in sicurezza. Nella stazione elettrica di Scilla è stata realizzata la struttura blindata più grande d’Europa nel suo genere. Moderni tralicci monostelo a impatto ridotto sosterranno l’elettrodotto nel tratto aereo delle due Regioni, per una lunghezza complessiva di sessanta km. Imponenti anche le soluzioni di ingegneria adottate: per l’approdo del cavo in Calabria, per ridurre l’impatto ambientale, sono stati realizzati il più profondo pozzo verticale (che scende per quasi trecento metri dentro la montagna) e il più lungo tunnel orizzontale (2,8 km) per cavi ad altissima tensione finora mai costruiti al mondo.
Sul lato calabrese il corridoio formato dal tunnel e dal pozzo ospita - in modo del tutto invisibile - i cavi elettrici del collegamento che arrivano dal mare e vanno direttamente alla stazione elettrica di Scilla - a oltre seicento metri di altitudine - senza impatto esterno sulla spiaggia, né sulla zona naturalistica protetta circostante. La nuova infrastruttura rappresenta un’opera strategica per la Calabria e la Sicilia, ma più in generale per il Paese, in quanto permette di utilizzare in modo più efficiente gli impianti di produzione del Sud Italia, aumentando la concorrenza e permettendo quindi di abbassare i prezzi dell’energia a beneficio delle imprese e dei cittadini italiani.
Il risparmio stimato con la nuova opera sarà, a partire da oggi, pari a circa seicento milioni di Euro l’anno, che si vanno ad aggiungere agli oltre sette miliardi di risparmi già generati a partire dal 2005 attraverso il miglioramento che Terna ha apportato al sistema elettrico italiano con investimenti pari a circa dieci miliardi di Euro. Investimenti che hanno permesso di ridurre le congestioni di rete, rendendo l’infrastruttura elettrica più integrata e agevolando i transiti di energia in Italia e con l’estero. Come conseguenza di tutto ciò, si è già assistito a un allineamento dei prezzi fra le principali zone in cui il mercato elettrico italiano è suddiviso e il Prezzo Unico Nazionale si è ridotto. Da ora con tale efficiente collegamento, anche la Sicilia avrà un’interconnessione adeguata. Per il progetto, Terna, primo gestore di rete indipendente in Europa e fra i principali al mondo, negli ultimi quattro anni ha investito oltre settecento milioni di Euro, uno fra i più consistenti investimenti della storia del Gruppo. Il lavoro ha impegnato centocinquanta aziende tra fornitori e realizzatori, di cui il novanta per cento italiani, con un livello di tecnologia e competenza eccellenti.
Nel corso dei lavori sono stati complessivamente occupati più di duemila lavoratori. Sotto il profilo ambientale, l’infrastruttura permetterà al nostro Paese di evitare emissioni nell’atmosfera pari a circa settecentomila tonnellate di CO2 ogni anno, corrispondenti alle emissioni di oltre settecentomila autovetture l’anno. Grazie all’abbattimento di centoquattordici km di elettrodotto - pari a quattrocento tralicci obsoleti - potranno essere recuperate duemilacinquecento tonnellate fra acciaio, alluminio, vetro e calcestruzzo per un peso complessivo pari a circa dieci volte la Statua della Libertà e liberati circa duecentotrenta ettari di territorio - pari a circa duecentocinquanta campi da calcio -, anche grazie all’impiego, per i tratti in aereo lato Sicilia e Calabria, dei tralicci monostelo, innovativi sostegni che hanno un ingombro al suolo di dieci volte inferiore in confronto a quello dei tralicci tradizionali. In Sicilia e Calabria, Terna ha complessivamente programmato oltre due miliardi di Euro di investimenti per ammodernare e potenziare la rete elettrica in un’area strategica, di cui circa la metà di futura realizzazione.
“Oggi sono particolarmente orgoglioso di inaugurare insieme alla massima carica di Governo e tutti voi un’opera infrastrutturale unica, tra le più innovative e tecnologicamente avanzate, per la quale abbiamo adottato soluzioni ingegneristiche straordinarie, prodotte dall’eccellenza italiana”, dichiarato l’Amministratore Delegato di Terna Matteo Del Fante. “Un progetto da primato. Il nuovo ponte elettrico sullo Stretto di Messina riveste un’importanza decisiva anche in relazione alla strategica collocazione geografica della nostra penisola, corsia preferenziale per il futuro collegamento fra le reti del Nord Africa e quelle dell’Europa centrale. Un grazie a tutti, istituzioni, imprese e all’eccellente squadra di Terna per l’impegno grande e costante che ci ha permesso di conseguire questo risultato, non solo nostro ma del Paese”.

Maurizio Riccardi
Fotografo, giornalista, direttore del Gruppo AGR, di cui fanno parte: l'agenzia fotografica AGR, il magazine online Agrpress.it, l'Archivio Riccardi, la sezione Audiovsivi / web e la sezione Comunicazione.
Nasce a Roma nel 1960, si può dire nella camera oscura del padre, anche lui noto fotografo della "Dolce Vita".
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