20 anni senza George C. Scott

George C. Scott con Lee Remick in "Anatomia di un omicidio" di Otto Preminger George C. Scott con Lee Remick in "Anatomia di un omicidio" di Otto Preminger
Vent’anni fa moriva il grande attore americano, interprete di film quali “L’albero degli impiccati” di Delmer Daves, “Anatomia di un omicidio” di Otto Preminger, “Lo spaccone” di Robert Rossen, “Il dottor Stranamore” di Stanley Kubrick, “Patton, generale d’acciaio” di Franklin J. Schaffner, “Il giorno del delfino” di Mike Nichols e molti altri.

Nato a Wise - in Virginia - nell’ottobre 1927, George Campbell Scott - meglio noto come George C. Scott -, ex marine, a partire dalla fine anni Quaranta è attivo nei teatri off e poi a Broadway.

Al cinema esordisce nel ruolo secondario (ma molto incisivo) del predicatore folle e ubriacone ne L’albero degli impiccati (1959) di Delmer Davies, con Gary Cooper (nel suo ultimo grande western), Maria Schell, Karl Malden e Ben Piazza.

Confermando la sua attitudine per performance di notevole carisma, di quelle in cui l’attore “buca lo schermo” (Anatomia di un omicidio - 1959 - di Otto Preminger, interpretato da James Stewart, Ben Gazzara, Lee Remick e Arthur O’ Connell e giustamente considerato - insieme a La parola ai giurati di Sidney Lumet, Testimone d’accusa di Billy Wilder, Vincitori e vinti di Stanley Kramer, Il buio oltre la siepe di Robert Mulligan e Il verdetto di S. Lumet - come uno fra i migliori Courtroom drama americani mai realizzati), vigorose (Lo spaccone - 1961 - di Robert Rossen, con Paul Newman e Jackie Gleason), arriva al successo in televisione con il serial tv East Side, West Side (1963-64).

Energico e nello stesso tempo ironico, è funzionale al sottile humour nero (I cinque volti dell’assassino - 1963 - di John Huston) ed alle sfumature grottesche (il celebre Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba - 1964 - di Stanley Kubrick, con Peter Sellers e Sterling Hayden)

Dopo aver indossato i panni di Abramo ne La Bibbia (1966) di John Huston, ancora una volta in chiave grottesca (Petulia - 1968 - di Richard Lester), in Patton, generale d’acciaio (1970) di Franklyn J. Schaffner offre un ritratto appassionato e sopra le righe di una controversa figura storica vincendo l’Oscar come Miglior Attore Protagonista.

Brillante nella commedia (Anche i dottori ce l’hanno - 1971 - di Arthur Hiller), torna al poliziesco di marcato realismo (I nuovi centurioni - 1972 - di Richard Fleischer).

Dopo Il giorno del delfino (1973) di Mike Nichols, con Trish Van Devere, Paul Sorvino e John Dehner, si concede prove originali con brillanti esordienti (Hardcore - 1979 - di Paul Schrader), mentre a partire dagli anni Ottanta lavora soprattutto in televisione.

Fra gli altri film ricordiamo La rapina più pazza del mondo (1974) di Gower Champion, Hindenburg (1975) di Robert Wise, Isole nella corrente (1977), Il principe e il povero (1977) di Richard Fleischer, Il boxeur e la ballerina (1978) di Stanley Donen, Changeling (1980) di Peter Medak, La formula (1980) di John G. Avildsen, Taps - Squilli di rivolta (1981) di Harold Becker, Fenomeni paranormali incontrollabili (1984) di Mark L. Lester, il modesto L’esorcista III (1990) di William Peter Blatty, Malice - Il sospetto (1993) di H. Becker, con Nicole Kidman, Bill Pullman, Alec Baldwin e Anne Bancroft, Angus (1995) di Patrick Read Johnson, Gloria (1998) di Sidney Lumet, con Sharon Stone, remake di Gloria - Una notte d’estate (1980) di John Cassavetes (interpretato da Gena Rowlands).

Negli anni Settanta fa anche due esperienze dietro alla macchina da presa, dirigendo La notte del furore (1972) e The Savage is Loose (1974).

Da doppiatore ha lavorato nei cartoni animati Bianca e Bernie nella terra dei canguri (1990) di Mike Gabriel e Hendel Butoy e nel cortometraggio I nostri eroi alla riscossa (1990) di Milton Gray, Marsh Lamore, Bob Shellhorn, Mike Svayko e Karen Peterson

Molto attivo anche in televisione è apparso in vari film tv (Jane Eyre nel castello dei Rochester - 1970 - di Delbert Mann, La bella e la bestia - 1976 - di Fielder Cook, A Christmas Carol - 1984 - di Clive Donner, Gli assassinii della rue Morgue - 1986 - di Jeannot Szwarc, tratto da Edgar Allan Poe, Pals - Due amici e un tesoro - 1987 - di Lou Antonio, Tyson - 1995 - di Uli Edel, La parola ai giurati - 1997 - di William Friedkin, remake televisivo del già citato capolavoro di Sidney Lumet del 1957, Rocky Marciano - 1998 - di Charles Winkler, Ereditare il vento - 1998 - di Daniel Petrie) ed in alcuni episodi di telefilm e serie tv (Il virginiano - 1962 -, Assistente sociale - ventisei episodi nel 1963-64 - Titanic - 1996 - di Robert Lieberman).

 

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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