20 anni senza Gregory Peck

Nato a La Jolla - in California - nell’aprile 1916, recita a teatro a partire dalla fine degli anni Trenta prima di esordire al cinema in Tamara figlia della steppa (1944) di Jacques Tourneur. Arriva subito al successo al suo secondo film - Le chiavi del paradiso (1944) di John M. Stahl, con cui ottiene una nomination all’Oscar come Miglior Attore Protagonista -, seguito dall’incontro con Alfred Hitchcock, il quale lo dirigerà in Io ti salverò (1945), tratto dal libro di Frances Beeding The House of Dr Edwardes (pubblicato in Italia da il Saggiatore) ed in cui recita con Ingrid Bergman, Leo G. Carroll e Michail Cechov (autore de La tecnica dell’attore, pubblicato in Italia da Dino Audino editore), e, due anni dopo, ne Il caso Paradine (1947).
Nel ’46 si afferma con il tragico western Duello al sole di King Vidor, con Jennifer Jones e Joseph Cotten, ed in Il cucciolo di Clarence Brown, con cui ottiene la sua seconda nomination all’Oscar, dimostrando grande versatilità e di trovarsi a suo agio in quasi tutti i generi cinematografici. Entro la fine degli anni Quaranta otterrà una terza ed una quarta nomination all’Oscar come Miglior Attore Protagonista con il drammatico Barriera invisibile (1947) di Elia Kazan e con il bellico Cielo di fuoco (1949) di Henry King.
Vacanze romane (1953) di William Wyler lo vede a fianco di una giovane Audrey Hepburn (Oscar come Miglior Attrice Protagonista al suo primo ruolo importante), nel ruolo di un giornalista che porta a spasso in Vespa per le vie di Roma una principessa “in incognito”, mentre nell’agghiacciante personaggio del capitano Achab di Moby Dick, la balena bianca (1956) di John Huston, tratto dal romanzo omonimo di Herman Melville, trova la dimensione ideale del suo talento, che si esprime nel gigantismo e nell’eroismo individuale.
Dopo altri film - fra cui gli ottimi western Bravados (1958) di Henry King e Il grande Paese (1958) di William Wyler, ed il celebre I cannoni di Navarone (1961) di Jack Lee Thompson, con David Niven, Anthony Quinn, Anthony Quayle, Irene Papas, Gia Scala, Stanley Baker e Richard Harris), vince finalmente l’Oscar come Miglior Attore Protagonista per il bellissimo Il buio oltre la siepe (1962) di Robert Mulligan, tratto dal libro omonimo (premio Pulitzer 1960) di Harper Lee, ed in cui interpreta in modo superlativo l’avvocato progressista Atticus Finch che, in una cittadina dell’Alabama degli anni Trenta, difende un nero (interpretato da Brock Peters) ingiustamente accusato dello stupro di una donna bianca.
Nello stesso anno recita nell’inquietante thriller Il promontorio della paura di Jack Lee Thompson, in cui recita con un bravissimo Robert Mitchum, Martin Balsam, Polly Bergen e Telly Savalas (il futuro tenente Kojak) Fra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta dirada leggermente le sue apparizioni e fa ritorno sul set alla metà del decennio con l’horror Il presagio (1976) di Richard Donner.
Nel ’78 interpreta uno fra i rari ruoli negativi della sua carriera in I ragazzi venuti dal Brasile di Franklin J. Schaffner, in cui recita con Laurence Olivier e James Mason. Nel ’91 ha un ruolo secondario in Cape Fear - Il promontorio della paura di Martin Scorsese, remake (con Nick Nolte, Robert De Niro, Jessica Lange e Juliette Lewis) del già citato film di Jack Lee Thompson di circa trent’anni avanti.
Di grande sobrietà ed incisività anche la sua apparizione in I soldi degli altri (1991) di Norman Jewison. Gregory Peck è stato uno fra i più amati attori americani della Hollywood classica, sempre in grado di fondere un’imponente presenza scenica con il fascino magnetico della sua recitazione e con la scelta di ruoli sovente vicini ai gusti del pubblico e a volte segnati da un alto valore epico.
Fra gli altri film ricordiamo La valle del destino (1945) di Tay Garnett, Passione selvaggia (1947) di Zoltan Korda, il western Cielo giallo (1949) di William A. Wellman, con Anne Baxter, Richard Widmark e John Russell, Il grande peccatore (1949) di Robert Siodmak, Romantico avventuriero (1950, conosciuto anche con il titolo Il fuorilegge del Texas) di Henry King, Le avventure del capitano Hornblower (1951) di Raoul Walsh, L’avamposto degli uomini perduti (1951) di Gordon Douglas, David e Betsabea (1951) di H. King Le nevi del Kilimangiaro (1952) di H. King, tratto dal racconto omonimo di Ernest Hemingway, Il mondo nelle mie braccia (1952) di R. Walsh, Il forestiero (1953) di Ronald Neame, Gente di notte (1954) di Nunnally Johnson, Pianura rossa (1954) di Robert Parrish, L’uomo dal vestito grigio (1956) di N. Johnson, La donna del destino (1957) di Vincente Minnelli, con Lauren Bacall, 38° parallelo: missione compiuta (1959) di Lewis Milestone, Adorabile infedele (1959) di H. King, L’ultima spiaggia (1959) di Stanley Kramer, La conquista del West (1962) di Henry Hathaway, John Ford e George Marshall, Capitan Newman (1963) di David Miller, … e venne il giorno della vendetta (1964) di Fred Zinnemann, il thriller Mirage (1965), con Diane Baker, Walter Matthau e George Kennedy, Arabesque (1966) di Stanley Donen, con Sophia Loren, La lunga ombra gialla (1968) e L’oro di McKenna (1969) di Jack Lee Thompson, La notte dell’agguato (1969) di Robert Mulligan, con Eva Marie Saint, Abbandonati nello spazio (1969) di John Sturges, Un uomo senza scampo (1970) di John Frankenheimer, Il solitario di Rio Grande (1971) di H. Hathaway, La mia pistola per Billy (1973) di Ted Kotcheff, MacArthur, il generale ribelle (1977) di Joseph Sargent, L’Oca Selvaggia colpisce ancora (1980) di Andrew V. McLagen, La protesta del silenzio (1987) di Mike Newell, Old Gringo - Il vecchio Gringo (1989) di Luis Puenzo - con Jane Fonda -, ruolo che era stato affidato a Burt Lancaster (il quale era stato costretto a rifiutarlo per via delle sue difficoltà di cuore, che non gli avrebbero permesso di affrontare le riprese sulle montagne messicane).
Attivo anche sul piccolo schermo, appare in alcuni film tv - Ritratti (1993) di Arthur Penn, Moby Dick (1998) di Frank Roddam - e nelle miniserie Il grigio e il blu (1982) di Andrew V. McLagen, in cui interpreta il Presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln, e Scarlatto e nero (1983) di Jerry London, con Christopher Plummer e John Gielgud.
Alessandro Poggiani
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