20 anni senza Jason Robards

Nato a Chicago nel luglio 1922, Jason Nelson Robards Jr - meglio noto come Jason Robards -, figlio di Jason Robards Sr (Morirai a mezzanotte - 1947 - di Anthony Mann), attivo in teatro dalla fine degli anni Quaranta, eccellente comprimario dal volto rude, esordisce al cinema in Il viaggio (1959) di Anatole Litvak, con Yul Brynner, Deborah Kerr e Ron Howard bambino (al suo esordio cinematografico).
Perfettamente a suo agio nell’intensità solenne (Il lungo viaggio verso la notte - 1962 - di Sidney Lumet, tratto dal dramma teatrale omonimo di Eugene O’ Neill ed interpretato anche da Katharine Hepburn), arguto interprete di commedie (Tutti i mercoledì - 1966 - di Robert Ellis Miller) è Al Capone in Il massacro del giorno di San Valentino (1967) di Roger Corman e Doc Holliday in L’ora delle pistole (1967, conosciuto anche con il titolo Vendetta all’OK Corrall) di John Sturges, con James Garner, Robert Ryan e Jon Voight (al suo esordio cinematografico, due anni prima di Un uomo da marciapiede di John Schlesinger).
Interpreta con enfasi lo spirito della frontiera (l’indimenticabile, malinconico personaggio di Cheyenne di C’era una volta il West - 1968 - di Sergio Leone, con Claudia Cardinale, Charles Bronson e Henry Fonda, Paolo Stoppa e Frank Wolff) ed il pionierismo perdente e senza miti (La ballata di Cable Hogue - 1970 - di Sam Peckinpah).
Interprete raffinato di altissimo livello, negli anni Settanta vince due meritati Oscar come Miglior Attore Non Protagonista per Tutti gli uomini del Presidente (1976) di Alan J. Pakula, con Robert Redford e Dustin Hoffman, Jack Warden e Hal Holbrook e considerato (insieme a Quarto potere di Orson Welles, L’asso nella manica di Billy Wilder, L’ultima minaccia di Richard Brooks, Un volto nella folla di Elia Kazan, Prima pagina di B. Wilder, Quinto potere di Sidney Lumet, Sindrome cinese di James Bridges, Diritto di cronaca di Sydney Pollack, Sotto tiro di Roger Spottiswoode e Broadcast - Dentro la notizia di James L. Brooks) come uno fra i migliori film americani sul giornalismo mai realizzati, e per Giulia (1977) di Fred Zinnemann, con Vanessa Redgrave, Jane Fonda ed una giovane Meryl Streep (al suo esordio cinematografico l’anno prima di Il cacciatore di Michael Cimino).
Passa poi al film tv, fra biopic (La spiaggia dei giorni felici - 1980 - di M. Tuchner), fantascienza (The Day After - 1983 - di N. Meyer) e dramma (Morte per passione - 1991 - di L. Elikann).
Torna al cinema negli anni Novanta in incisivi ruoli secondari (Philadelphia - 1993 - di Jonathan Demme, con Tom Hanks - Oscar come Miglior Attore Protagonista -, Denzel Washington e Antonio Banderas), anche con dolorosa intensità (Magnolia - 1998 - di Paul Thomas Anderson).
Fra gli altri film ricordiamo Ossessione amorosa (1961) di John Sturges, Tenera è la notte (1962) di Henry King, L’incredibile Murray - L’uomo che disse no (1965) di Fred Coe, Posta grossa a Dodge City (1966) di Fielder Cook, con Henry Fonda e Joanne Woodward, Divorzio all’americana (1967) di Bud Yorkin, Isadora (1968) di Karel Reisz, con Vanessa Redgrave, ottimo film biografico sulla grande Isadora Duncan, Rosolino Paternò, soldato… (1970) di Nanni Loy, 23 pugnali per Cesare (1970) di Stuart Burge, Tora! Tora! Tora! (1970) di Richard Fleischer, il drammatico E Johnny prese il fucile (1971) di Dalton Trumbo, I terrificanti delitti degli assassini della Rue Morgue (1971) di Gordon Hessler, tratto dal celebre racconto di Edgar Allan Poe, Un ragazzo, un cane, due inseparabili amici (1975) di L. Q. Jones, Arriva un cavaliere libero e selvaggio (1978) di Alan J. Pakula, con Peter Fonda, Uragano (1979) di Jan Troell, con Max von Sydow, Caboblanco (1980) di Jack Lee Thompson, con Charles Bronson, Una volta ho incontrato un miliardario (1980) e Beloved (1998) di Jonathan Demme, La leggenda del ranger solitario (1981) di William Fraker, Something Wicked This Way Comes (1983) di Jack Clayton, Ritorno a casa (1987) di Daniel Petrie Jr, Le mille luci di New York (1988) di James Bridges, Diritto d’amare (1989) di Leonard Nimoy, L’amico ritrovato (1989) di Jerry Schatzberg, Parenti, amici e tanti guai (1989) e Cronisti d’assalto (1994) di Ron Howard, Arcobaleno nero (1989) di Mike Hodges, Chernobyl - Un grido dal mondo (1991) di Anthony Page, Il mistero di Storyville (1992) di Mark Frost, Le avventure di Huck Finn (1993) di Stephen Sommers, Allarme rosso (1995) e Nemico pubblico (1998) di Tony Scott, Il cuore della foresta (1998) di Lanny Cotler.
Attivo anche in televisione, è apparso in vari film tv (oltre ai tre già citati La spiaggia dei giorni felici, The Day After e Morte per passione, ricordiamo Un Natale da ricordare - 1978 - di George Englund, Sakarov - 1984 - di Jack Gold, La lunga estate calda - 1985 - di Stuart Cooper, L’ultima frontiera - 1986 - di Simon Wincer, 1925: processo della scimmia - 1988 - di David Greene, Il tributo più bello - 1991 - di Jack Bender, Heidi - 1993 - di Michael Ray Rhodes) ed in alcuni episodi di serie e miniserie.
Alessandro Poggiani
Ultimi da Alessandro Poggiani
- Grande successo per la II edizione di Mr. Big the Gentleman Awards
- Per Amore: L’ultima notte di Anna Magnani al Teatro Tor Bella Monaca
- Il libro Prospettiva Quadraro - Qual è la libertà? di Ilaria Rossi presentato alla Feltrinelli Appia di Roma
- L’autrice Valeria Valcavi Ossoinack presenta L’eredità Rocheteau
- La post-televisione di Carlo Solarino