35 anni senza Grace Kelly

Nata a Philadelphia - in Pennsylvania - nel novembre 1929, figlia di un costruttore ed ex canottiere olimpionico, bellezza elegante e raffinata, nel ’47 comincia la carriera di modella, per poi recitare a teatro ed in televisione.
Il suo esordio cinematografico è del ’51, con un solo secondario ne La quattordicesima ora di Henry Hathaway, interpretato da Richard Basehart, Barbara Bel Geddes, Paul Douglas e Debra Paget.
Tuttavia, il suo volto viene notato l’anno successivo nel celeberrimo western Mezzogiorno di fuoco (1952) di Fred Zinnemann, in cui lavora con Gary Cooper, Katy Jurado, Lloyd Bridges e Thomas Mitchell e nell’avventuroso Mogambo (1953) di John Ford, remake de Lo schiaffo (1932) di Victor Fleming, ed in cui recita con Clark Gable (già protagonista de Lo schiaffo) ed Ava Gardner.
Nel ’54 vince l’Oscar come Miglior Attrice Protagonista per La ragazza di campagna di George Seaton (battendo la superlativa Judy Garland di E' nata una stella - 1954 - di George Cukor), in cui lavora con William Holden e Bing Crosby, ed incontra il grande Alfred Hitchcock, il quale imprimerà una svolta decisiva alla sua carriera dirigendola in tre film. E’ una vera rivelazione ne Il delitto perfetto (1954), in cui recita con Ray Milland, Robert Cummings e John Williams, e ne La finestra sul cortile (1954), in cui lavora con James Stewart, Thelma Ritter, Wendell Corey e con un inquietante Raymond Burr (il futuro avvocato Perry Mason e detective Ironside), mentre nel ’55 il regista inglese la dirige in Caccia al ladro, girato nel Principato di Monaco ed in cui recita con Cary Grant, Jessie Royce Landis e John Williams.
Nel ’54 interpreta anche l’avventuroso Fuoco verde di Andrew Marton, con Stewart Granger e Paul Douglas ed il bellico I ponti di Tokyo Ri di Mark Robson, con William Holden, Friedric March e Earl Holliman.
Nel ’56 Grace Kelly lavora con Frank Sinatra e Bing Crosby in Alta società di Charles Walters, remake di Scandalo a Philadelphia (1940) di George Cukor, con Alec Guinness, Louis Jourdan, Jessie Royce Landis e Leo G. Carroll ne Il cigno di Charles Vidor, suo ultimo film.
Come è tristemente noto (per i cinefili, la perdita di un’attrice di tale classe ed eleganza e dalle enormi potenzialità a soli ventisei anni e dopo soli dodici film non fu certo una buona notizia), nell’aprile dello stesso anno sposa il principe Ranieri III di Monaco, diventando così, la principessa "Grace di Monaco" ed interrompendo la sua carriera cinematografica. Ancora oggi rimane nella storia del cinema (sia pur da meteora) e nell’immaginario collettivo come icona di un divismo che riesce ancora a far "sognare” il pubblico e, nello stesso tempo, a creare personaggi indimenticabili per mistero e glamour.
Alessandro Poggiani
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