45 anni senza Anna Magnani

Anna Magnani negli anni Sessanta Anna Magnani negli anni Sessanta foto Carlo Riccardi
Quarantacinque anni fa, il 26 settembre 1973, moriva a Roma la grande Anna Magnani, interprete di film quali “Teresa Venerdì” di Vittorio De Sica, “La vita è bella” di Carlo Ludovico Bragaglia, “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, “L’onorevole Angelina” di Luigi Zampa, “Bellissima” di Luchino Visconti”, “La carrozza d’oro” di Jean Renoir, “La rosa tatuata” di Daniel Mann, “Selvaggio è il vento” di George Cukor, “Nella città l’inferno” di Renato Castellani, “Pelle di serpente” di Sidney Lumet, “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini, “Il segreto di Santa Vittoria” di Stanley Kramer, “Roma” di Federico Fellini e molti altri.

Nata a Roma nel marzo 1908, considerata all’unanimità come una fra le maggiori interpreti femminili della storia del cinema italiano, è stata, oltre che un’attrice simbolo del nostro cinema, una fra le figure più rappresentative (insieme a Aldo Fabrizi e ad Alberto Sordi) della “romanità” cinematografica del Novecento.

Celeberrime le sue performance in capolavori quali Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, Bellissima (1951) di Luchino Visconti, La rosa tatuata (1955) di Daniel Mann, in cui lavora con Burt Lancaster (il futuro Principe Fabrizio di Salina de Il Gattopardo - 1963 - di Luchino Visconti) e con cui vinse - prima attrice italiana a riuscirci - un Oscar come Miglior Attrice Protagonista, e Mamma Roma (1962) di Pier Paolo Pasolini.

Anna Magnani ha inoltre vinto due David di Donatello (per Selvaggio è il vento - 1957 - di George Cukor e Nella città l’inferno - 1958 - di Renato Castellani), cinque Nastri d'Argento (per Roma città apertaL’onorevole Angelina - 1947 - di Luigi Zampa, L’amore - 1948 - di Roberto Rossellini, Bellissima, e Suor Letizia - il più grande amore - 1956 - di Mario Camerini), un Globo d'Oro (per il televisivo Correva l’anno di grazia 1870 - 1972 - di Alfredo Giannetti), un Golden Globe (per La rosa tatuata), un Bafta (anch’esso per La rosa tatuata), due National Board of Review (per Roma città aperta La rosa tatuata), un New York Film Critics Circle Award, una Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia (per L’onorevole Angelina), un Orso d'Argento al Festival di Berlino (per Selvaggio è il vento) ed un Premio Saint Jordi come miglior attrice straniera per Nella città l’inferno.

Ha inoltre ottenuto, due candidature ai Nastri d’Argento (come attrice protagonista per Nella città l’inferno e come attrice non protagonista per La traversata - 1966 -, episodio di Made in Italy di Nanny Loy), due candidature ai Golden Globe (come miglior attrice in un film drammatico per Selvaggio è il vento e come miglior attrice in un film commedia o musicale per Il segreto di Santa Vittoria - 1969 - di Stanley Kramer), ed una candidatura al Bafta (come miglior attrice protagonista internazionale per Selvaggio è il vento).

Fra gli altri film ricordiamo Scampolo (1928) di Augusto Genina, il suo esordio cinematografico in una piccola parte (per cui non viene neppure accreditata), La cieca di Sorrento (1934) di Nunzio Malasomma, Tempo Massimo (1934) di Mario Mattoli, Quei due (1935) di Gennaro Righelli, Cavalleria (1936) di Goffredo Alessandrini, Trenta secondi d’amore (1936) di Mario Bonnard,  La principessa Tarakanova (1938) di Mario Soldati, Una lampada alla finestra (1940) di Gino Talamo, La fuggitiva (1941) di Piero Ballerini, Teresa Venerdì (1941) di Vittorio De Sica, Finalmente soli (1942) di Giacomo Gentilomo, La fortuna viene dal cielo (1942) di Akos Rathony, La vita è bella (1943) di Carlo Ludovico Bragaglia, L’avventura di Annabella (1943) di Leo Menardi, L’ultima carrozzella (1943) di Mario Mattoli, Il fiore sotto gli occhi (1944) di Guido Brignone, Abbasso la miseria! (1945) di Gennaro Righelli, Quartetto pazzo (1945) di Guido Salvini, Il bandito (1946) di Alberto Lattuada, Un uomo ritorna (1946) di Max Neufeld, Avanti a lui tremava tutta Roma (1946) di Carmine Gallone, Abbasso la ricchezza! (1946) di Gennaro Righelli, Lo sconosciuto di San Marino (1947) di Michal Waszynski e Vittorio Cottafavi, Assunta Spina (1948) di Mario Mattoli, L’amore (1948) di Roberto Rossellini, Molti sogni per le strade (1948) di Mario Camerini, Vulcano (1950) di William Dieterle, Camicie rosse (1952) di Goffredo Alessandrini, La carrozza d’oro (1952) di Jean Renoir, Anna Magnani (1953) di Luchino Visconti, episodio di Siamo donnePelle di serpente (1959) di Sidney Lumet, tratto da Tennessee Williams e in cui lavora con Marlon Brando, Maureen Stapleton e Joanne Woodward, Risate di gioia (1960) di Mario Monicelli, con Totò ed un giovane Ben Gazzara, La pila della Peppa (1963) di Claude Autant-Lara, il già citato Il segreto di Santa Vittoria di Stanley Kramer, in cui lavora con Anthony Quinn ed un giovane Giancarlo Giannini, Roma (1972) di Federico Fellini.

In televisione recita in Tre donne (1971), una serie di tre film tv (La sciantosa1943: un incontroL'automobile) diretti da Alfredo Giannetti e nel già citato Correva l'anno di grazia 1870.

Dal 1934 recita molto nel Teatro di rivista con i fratelli Guido e Giorgio De Rege, lavorando poi, a partire dal ’41, in una serie di fortunatissimi spettacoli con Totò, fra cui Quando meno te l’aspetti, Volumineide, Che ti messo in testa?, e Con un palmo di naso, tutti e quattro scritti e diretti da Michele Galdieri.

Negli oltre trentacinque anni compresi fra il 1929 ed il 1966, Anna Magnani calca i palcoscenici in decine di spettacoli, fra cui ricordiamo Il più felice dei tre di Eugéne Labiche e Edmond Gobinet (direzione artistica di Dario Niccodemi e Ruggero Lupi, Compagnia Drammatica Italiana), in scena al Teatro Valle di Roma nel maggio 1929; Laboremus di Sabatino Lopez (direzione artistica di Dario Niccodemi e Ruggero Lupi, Compagnia Drammatica Italiana), in scena al Teatro Olimpia di Milano nell’agosto 1929;

Triangoli di Dino Falconi e Oreste Biancoli (direzione artistica di Dario Niccodemi e Ruggero Lupi, Compagnia Drammatica Italiana), in scena al Teatro Manzoni di Milano nel gennaio 1930; La donna in vetrina di Luigi Antonelli (direzione artistica di Dario Niccodemi e Ruggero Lupi, Compagnia Drammatica Italiana), al Teatro Argentina di Roma nel maggio 1930; Un uomo, una donna, un milione di Giuseppe Bevilacqua (direzione artistica di Nera Grossi Carini, Compagnia del Teatro Arcimboldi) in scena al Teatro degli Arcimboldi di Milano ad inizio dicembre 1930; Confidenza di Alessandro Greppi (direzione artistica di Nera Grossi Carini, Compagnia del Teatro Arcimboldi), al Teatro degli Arcimboldi a metà dicembre 1930; Affari d'America di Frank e Hirschfeld (direzione artistica di Nera Grossi Carini, Compagnia del Teatro Arcimboldi, in scena al Teatro Arcimboldi a metà dicembre 1930; Luciano di Leonida Repaci (direzione artistica di Nera Grossi Carini, Compagnia del Teatro Arcimboldi), in scena al Teatro Arcimboldi di ;Milano a fine dicembre 1930;

Facciamo due chiacchiere di Dino Falconi e Oreste Biancoli, (direzione artistica di Gero Zambuto, Compagnia del Teatro Arcimboldi, in scena al Teatro Arcimboldi di Milano nel febbraio 1931; I documenti del console Touquet di Giulio Cesare Gallia (direzione artistica di Gero Zambuto, Compagnia del Teatro Arcimboldi), al Teatro Arcimboldi nell’aprile 1931; Paggio Fernando di Mura (direzione artistica di Gero Zambuto, Compagnia del Teatro Arcimboldi), al Teatro Arcimboldi nell’11 aprile 1931; La fiera lampionaria di Pietro Mazzuccato (direzione artistica di Gero Zambuto, Compagnia del Teatro Arcimboldi, al Teatro Arcimboldi nell’aprile 1931; 800-900-1000 di Carlo Veneziani (direzione artistica di Carlo Veneziani, Compagnia Fontana, al Teatro Odeon di Milano nel luglio 1931; Un uomo che ispira fiducia di Paul Armont (direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, Compagnia Gandusio-Almirante), al Teatro Carignano di Torino nell’ottobre 1931; Bourrachon di Laurent Doillet (direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, Compagnia Gandusio-Almirante), in scena al Teatro Carignano di Torino nell’ottobre 1931;

Tifo! di Celso Maria Poncini e Roberto Biscaretti (direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, Compagnia Gandusio-Almirante), in scena al Politeama Chiarella di Torino nel maggio 1932; L'amore canta di Jacques Bousquet, Alessandro De Stefani e Henri Falk (direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, Compagnia Gandusio-Almirante), al Teatro Barberini di Roma nel luglio 1932; Amore mascherato di Sacha Guitry (direzione artistica di Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati), al Teatro Argentina nell’ottobre 1932; Il profumo di mia moglie di Leon Lenz (direzione artistica di Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati), al Teatro Argentina nell’ottobre 1932; L'uomo del piacere di Paul Géraldy e Robert Spitzer (direzione artistica di Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati), al Teatro Argentina nell’ottobre 1932; Il primo letto di Andrea Bisson (direzione artistica di Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati), al Teatro Argentina nell’ottobre 1932; Bourrachon di Laurent Doillet (direzione artistica di Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati, al Teatro Argentina nell’ottobre 1932; Baciatemi di Tristan Bernard, Yves Mirande e Gustave Quinson (direzione artistica di Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati), al Teatro Argentina nell’ottobre 1932; L'acquolina in bocca di Pares, Veber e von Paris (direzione artistica di Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati), al Teatro Argentina a fine ottobre 1932; Jim la Houlette re dei ladri di Jean Guitton (direzione artistica di Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati), in scena al Teatro Argentina di Roma a fine ottobre 1932;

Casanova, non sei più tu! di Egeo Carcavallo (direzione artistica di Gero Zambuto, Compagnia Spettacoli Eliseo, in scena al Teatro Eliseo di Roma nel marzo 1935; Gangster del mio cuore di Giovanni Manca (direzione artistica di Gero Zambuto, Compagnia Spettacoli Eliseo), al Teatro Eliseo nel marzo 1935; I milioni di Michele Galdieri e Arturo Milone (direzione artistica di Michele Galdieri, Compagnia Spettacoli Eliseo), in scena al Teatro Eliseo di Roma nel maggio 1935;

La foresta pietrificata di Robert Emmet Sherwood (regia di Anton Giulio Bragaglia, Compagnia del Teatro delle Arti), in scena al Teatro delle Arti di Roma nel marzo 1938; Nessuno ha visto di Anthony Armstrong e Henry Simpson (direzione artistica di Annibale Betrone, Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani), al Teatro Eliseo nel luglio 1938; Il sorprendente dottor Klitter di Barré Lyndon (direzione artistica di Annibale Betrone, Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani), al Teatro Eliseo nel luglio 1938; Metropoli di Alessandro De Stefani (direzione artistica di Annibale Betrone, Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani), al Teatro Eliseo nell’agosto 1938; Palcoscenico di Geoffry G. Ames (direzione artistica di Annibale Betrone, Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani), al Teatro Eliseo nell’agosto 1938; La mascherata di San Silvestro di Andrea dello Siesto (direzione artistica di Annibale Betrone, Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani), in scena al Teatro Eliseo di Roma nell’agosto 1938;

Anna Christie di Eugene O’ Neill (regia di Anton Giulio Bragaglia, Compagnia del Teatro delle Arti), in scena al Teatro delle Arti di Roma nel maggio 1939;

Cantachiaro di Itallo de Tuddo, Pietro Garinei, Sandro Giovannini, Franco Monicelli (regia di Oreste Biancoli, Compagnia Magnani-Ninchi), in scena al Teatro Quattro Fontane di Roma nel settembre 1944; Carmen di Prosper Mérimée (regia di Gherardo Gherardi, Compagnia Magnani-Ninchi), al Teatro Quirino di Roma nel novembre 1944; Jegor Bulycov e gli altri di Maksim Gorkij (regia di Vito Pandolfi, Compagnia Magnani-Ninchi), al Teatro Quirino nel novembre 1944; Così per gioco di Armand Salacrou (direzione artistica di Carlo Ninchi, Compagnia Magnani-Ninchi), al Teatro Quirino nel dicembre 1944; Scampolo di Dario Nicodemi (Compagnia Magnani-Ninchi), in scena al Teatro Quirino di Roma nel dicembre 1944;

Soffia so' di Pietro Garinei e Sandro Giovannini (regia di Mario Mattoli, Compagnia Za-Bum), in scena al Teatro Quattro Fontane di Roma nel gennaio 1945; Cantachiaro n.2 di Italo de Tuddo, Pietro Garinei, Sandro Giovanbnini e Franco Monicelli (regia di Oreste Biancoli, Compagnia Magnani-Ninchi), al Teatro Quattro Fontane nel maggio 1945; Maya di Simon Gantillon (regia di Orazio Costa), al Teatro Eliseo nel novembre 1945; Anna Christie di Eugene O’ Neill (regia di Orazio Costa, Compagnia Anna Magnani), in scena al Teatro Eliseo di Roma nel dicembre 1945;

Sono le dieci e tutto va bene di Pietro Garinei, Sandro Giovannini e Marcello Marchesi (regia di Mario Mattoli, Compagnia Za-Bum), in scena al Teatro Quattro Fontane di Roma nel marzo 1946;

Chi è di scena? di Michele Galdieri (regia di Michele Galdieri, Compagnia Anna Magnani) in scena al Teatro del Casinò di Sanremo nel dicembre 1953;

La lupa di Giovanni Verga (regia di Franco Zeffirelli), in scena al Teatro della Pergola di Firenze nel maggio 1965;

Medea di Jean Anouilh (regia di Giancarlo Menotti, Compagnia Cisan), in scena al Teatro Quirino di Roma nel dicembre 1966.

 

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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