Addio a Ennio Fantastichini

Ennio Fantastichini in "Porte aperte" di Gianni Amelio Ennio Fantastichini in "Porte aperte" di Gianni Amelio
È morto a Napoli a causa di una leucemia all’età di sessantatré anni Ennio Fantastichini, uno fra gli attori più dotati e versatili della sua generazione - a teatro come al cinema ed in tv - con alle spalle oltre trentacinque anni di carriera e circa cinquanta film.

«Aveva una grande capacità di interpretare ruoli sul filo del rasoio senza mai eccedere o, peggio, cadere nel ridicolo. […] Ennio era capace di trasformarsi dal di dentro, arrivando ad assumere sembianze diverse. Quando in Mine vaganti ha fatto il padre imprenditore di Scamarcio, è cambiato completamente […] Oggi che Ennio non c’è più sono addoloratissimo. Con lui se ne va un grandissimo artista e una magnifica persona» (Ferzan Ozpetek, intervista di Gloria Satta apparsa su «Il Messaggero»)

Nato a Gallese (VT) nel febbraio 1955, Ennio Fantastichini studia all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Volto espressivo che lo ha portato ad interpretare ruoli carismatici - positivi, negativi o ambigui che fossero - ha affrontato con successo ogni declinazione dello spettacolo.

Già distintosi nella commedia Cammelli (1988) di Giuseppe Bertolucci, con Paolo Rossi e Diego Abatantuono, rivela le sue doti di attore drammatico con la sua superlativa performance del condannato per omicidio Tommaso Scalia in Porte aperte (1990) di Gianni Amelio, tratto dal libro omonimo di Leonardo Sciascia, in cui lavora con il grande Gian Maria Volonté (1933-1994), e con cui vince un meritato Nastro d’Argento come Miglior Attore Non Protagonista ed ottiene una candidatura al David di Donatello.

Molto bravo nel disegnare personaggi violenti o ambigui (La stazione - 1990 - di Sergio Rubini, Caldo soffocante - 1991 - di Giovanna Gagliardi), è il capofamiglia reazionario della commedia di costume Ferie d’agosto (1996) di Paolo Virzì.

Boss della mala milanese in Altri uomini (1997) di Claudio Bonivento, è un giudice in lotta contro la camorra in Per tutto il tempo che ci resta (1998) di Vincenzo Terracciano ed il pappone di Ida Di Benedetto (TROVARE NOME) in Rosa Funzeca (2002) di Aurelio Grimaldi, remake di Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini.

In Saturno contro (2007) di Ferzan Ozpetek si cimenta nell’insolito ruolo dell’amante di uno dei protagonisti, mentre in Notturno bus (2007) di Davide Marengo è un nostalgico agente dei servizi segreti.

Per la versatilità ed il suo grande talento che lo portava ad immedesimarsi totalmente nei vari personaggi a cui dava vita, è stato considerato il “De Niro italiano”.

Fra gli altri film ricordiamo, Fuori dal giorno (1983) di Paolo Bologna, Il ragazzo di Ebalus (1984) di Giuseppe Schito, I soliti ignoti vent’anni dopo (1985 di Amanzio Todini, con Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni, I ragazzi di via Panisperna (1988) di Gianni Amelio, Una vita scellerata (1990) di Giacomo Battiato, Una storia semplice (1991) di Emidio Greco, in cui lavora nuovamente con Gian Maria Volonté, 18 anni tra una settimana (1991) di Luigi Perelli, Mezzaestate (1991) di Daniele Costantini, Gangsters (1992) di Massimo Guglielmi, La bionda (1993) di Sergio Rubini, La vera storia di Enrico H. (1994) di Enzo Monteleone, Vendetta (1995) di Mikael Hafstro, Arlette (1997) di Claude Zidi, Consigli per gli acquisti (1997) di Sandro Baldoni, Vite in sospeso (1998) di Marco Turco, Il corpo dell’anima (1998) di Salvatore Piscicelli, Senza movente (1998) di Luciano Odorisio, Controvento (2000) di Peter Del Monte, Come si fa un Martini (2001) di Kiko Stella, Appuntamento al buio (2002), episodio di Sei come sei di Herbert Simone Paragnani, Alla fine della notte (2003) di Salvatore Piscicelli, Prova a volare (2007) di Lorenzo Cicconi Massi, Ripopolare la Reggia (2007) di Peter Greenaway, Fortapasc (2009) di Marco Risi, Le ombre rosse (2009) di Francesco Maselli, Io, Don Giovanni (2009) di Carlos Saura, Viola di mare (2009) di Donatella Maiorca, La cosa giusta (2009) di Marco Campogiani, Mine vaganti (2010) di Ferzan Ozpetek, con cui vince il David di Donatello, Tutti al mare (2011) di Marco Cerami, L’arrivo di Wang (2011) di Antonio e Marco Manetti, Ciliegine (2012) di Laura Morante, Il pasticcere (2012) di Luigi Sardiello, Breve storia di lunghi tradimenti (2012) di Davide Marengo, La mossa del Pinguino (2013) di Claudio Amendola, Studio illegale (2013) di Umberto Carteni, Ti ricordi di me? (2014) di Rolando Ravello, Scusate se esisto (2014) di Riccardo Milani, Io e lei (2015) di Maria Sole Tognazzi, con Margherita Buy, La stoffa dei sogni (2016) di Gianfranco Cabiddu, Caffè (2016) di Cristiano Bortone, Una famiglia (2017) di Sebastiano Riso, La musica del silenzio (2017) di Michael Radford, Cittadini del mondo (2018) di Gianni Di Gregorio, Fabrizio De Andrè: principe libero (2018) di Luca Facchini.     

Molto attivo anche a teatro ed in televisione, fra i suoi ruoli sul piccolo schermo ricordiamo il re Erode dello sceneggiato Gesù di Nazareth (1998), Giuseppe Bonaparte in Napoleone (2002) di Yves Simoneau, Giovanni Falcone in Paolo Borsellino (2004) di Gian Luca Maria Tavarelli, Novak,  il minatore e poi operaio delle acciaierie di Poznan di Karol, un uomo diventato Papa (2004) di Giacomo Battiato, l’anarchico Bartolomeo Vanzetti di Sacco & Vanzetti (2005) di Fabrizio Costa, remake televisivo del celeberrimo film del 1971 diretto da Giuliano Montaldo ed interpretato da Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla, il perfido Raniero di Rottenburg ne La freccia nera (2006) di Fabrizio Costa, Renzo Rontini ne Il mostro di Firenze (2009) di Antonello Grimaldi, Ulisse Mazzeo in Squadra antimafia 8 (2016).

 

 

 

 

 

 

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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