Addio a Susan Anspach, interprete di “Cinque pezzi facili” e “Provaci ancora, Sam”

Susan Anspach in "Cinque pezzi facili" di Bob Rafelson Susan Anspach in "Cinque pezzi facili" di Bob Rafelson
Se n’è andata all’età di settantacinque anni l’attrice americana Susan Anspach, nota per film quali “Cinque pezzi facili” di Bob Rafelson, “Il padrone di casa” di Hal Ashby, il celebre “Provaci ancora, Sam” di Herbert Ross, “Running - Il vincitore” di Steven Hilliard Stern, ed altri.

Nata a New York nel novembre 1942, l’attrice americana è stata simbolo di film e musical che hanno segnato la storia della “controcultura” americana di fine anni Sessanta/inizio Settanta. L’annuncio della scomparsa è stato dato dal figlio al «New York Times», precisando che la morte è stata causata da difficoltà cardiache.

Amata dalla critica per le sua partecipazione all'opera di Broadway Uno sguardo dal ponte, in cui lavorò con Robert Duvall, Jon Voight e Dustin Hoffman, Susan Anspach è stata anche fra i protagonisti del celebre musical Hair e di una piéce dell'Actors Studio con Al Pacino.

Nel corso della sua carriera cinematografica ha interpretato una ventina di film, esordend con Cinque pezzi facili (1970) di Bob Rafelson, in cui lavorò con Jack Nicholson.

Fra gli altri film ricordiamo Il padrone di casa (1970) di Hal Ashby, con Beau Bridges e Lee Grant, Provaci ancora, Sam (1972) di Herbert Ross, con Woody Allen (autore della commedia teatrale omonima da cui il film è tratto e della sceneggiatura del film medesimo), Una pazza storia d'amore (1973) di Paul Mazursky, con George Segal e Kris Kristofferson, Moses Wine, detective (1978) di Jeremy Kagan, Running - Il vincitore (1979) di Steven Hilliard Stern, con Michael Douglas, Il diavolo e Max (1981), anch’esso diretto da Steven Hilliard Stern, A tutto gas (1981) di Les Rose, Montenegro Tango (1981) di Dusan Makavejev, L'ultimo sole d'estate (1984) di Jerry Schatzberg, Blue Monkey (1987) di William Fruet, Heaven and Earth (1987) di Uli Lommell, Legami di sangue (1989) di Pat Masterson, Back to Back (1989) di John Kincade, Candle Smoke (1998) di Jin Ishimoto, American Primitive (2009) di Gwen Wynne e Inversion (2010) di Nikolai Mullershon.

Attiva anche in televisione è apparsa in vari film tv ed in alcuni episodi di telefilm come The Nurses (1964-65), La parola alla difesa (1965), The Patty Duke Show (1965), Al banco della difesa (1969), McMillian e signora (1977), Rosetti and Ryan (1977), Visions (1980), The Yellow Rose (1983), Space (1985), I viaggiatori delle tenebre (1986),  la sitcom The Slap Maxwell Story (1987-88), Il cane di papà (1989), La signora in giallo (1989) ed altri.

A partire dagli anni Novanta aveva notevolmente diradato le sue apparizioni (sia cinematografiche sia televisive) fino a ritirarsi a vita privata nel 2010. 

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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