Auguri a Claire Bloom

Nata a Londra nel 1931, Patricia Claire Blume - meglio nota come Claire Bloom -, debutta a teatro nel 1946 ed esordisce al cinema due anni dopo in una piccola parte in Accadde a Praga (1948) di Harold French.
Il successo arriva nel ’52 con Luci della ribalta di e con Charlie Chaplin, in cui interpreta la fragile ballerina protagonista. Il film rivela le sue superlative doti d’interprete drammatica e le dà fama internazionale.
Negli anni successivi è Lady Lancaster in Riccardo III (1955) di Laurence Olivier, l’amante di Richard Burton in I giovani arrabbiati (1959) di Tony Richardson, tratto dal dramma Ricorda con rabbia di John Osborne, ancora con R. Burton, la divorziata ninfomane che medita il suicidio in Sessualità (1962) di George Cukor.
Sempre in questi anni interpreta Karamazov (1958) di Richard Brooks, tratto dall’omonimo romanzo di Fedor Dostoevskij ed in cui recita con Yul Brynner, Lee J. Cobb, Maria Schell, Richard Basehart, Albert Salmi ed un giovane William Shatner (il futuro capitano Kirk di Star Trek), Il maestro di Vigevano (1963) di Elio Petri, tratto dal libro omonimo di Lucio Mastronardi ed interpretato da Alberto Sordi, L’oltraggio (1964) di Martin Ritt, ispirato a Rashomon (1950) di Akira Kurosawa e La spia che venne dal freddo (1965) tratto dal romanzo omonimo di John le Carré, e anch’esso diretto da M. Ritt.
A partire dagli anni Settanta dirada le sue apparizioni, recitando soprattutto in ruoli secondari, come ad esempio Casa di bambola (1973) di Patrick Garland, tratto dall’opera teatrale omonima di H. Ibsen, Isole nella corrente (1977) di Franklin J. Schaffner, tratto dal libro omonimo di Ernest Hemingway, o la vecchia amica londinese dell’esule pakistano in Sammy e Rosie vanno a letto (1987) di Stephen Frears.
Fra gli altri film ricordiamo La pastorella e lo spazzacamino (1952) di Paul Grimault, Provinciali a Parigi (1953) di Gordon Parry, Accadde a Berlino (1955) di Carol Reed, Alessandro il Grande (1956) di Robert Rossen, I bucanieri (1958) unica regia di Anthony Quinn, Scacco alla follia (1960) di Gerd Oswald, Avventura nella fantasia (1962) di Henry Levin e George Pal, , Peccato nel pomeriggio (1964) di E. Petri, episodio di Alta infedeltà, Gli invasati (1963) di Robert Wise, I due mondi di Charly (1968) di Ralph Nelson, In 2 sì, in 3 no (1969) di Peter Hall, L’uomo illustrato (1969) di Jack Smight, Cielo rosso all’alba (1970) di James Goldstone, Scontro di titani (1981) di Desmond Davis, Dejà vu - Amore e morte (1985) di Anthony B. Richmond, Crimini e misfatti (1989) e La dea dell’amore (1995) di Woody Allen, Alla fine del tunnel (1996) di Henry Cole, Daylight - Trappola nel tunnel (1996) di Rob Cohen, Daniel e la gara dei supercani (2004) di André Melancon, Il discorso del re (2010) di Tom Hopper, con Colin Firth e Geoffrey Rush, 11 settembre 1683 (2012) di Renzo Martinelli, Max Rose (2012) di Daniel Noah.
Attiva anche in televisione, è apparsa in vari film tv (Anna Karenina - 1961 - e Cime Tempestose - 1962 - di Rudolph Cartier, tratti rispettivamente dai romanzi omonimi di Lev Tolstoj e Emily Bronte, Separates Tables - 1983 - di John Schlesinger, Florence Nightingale - 1985 - di Daryl Duke, Un’ombra sul sole - 1988 - di Tony Richardson, Remember - 1993 - di John Herzfeld, Il richiamo del passato - 2000 - di Marcus Cole) ed in alcuni episodi di serie e miniserie (Così gira il mondo - 1956 -, The Bell Telephone Hour - 1967 -, I racconti di Thomas Hardy - 1973 -, I misteri di Orson Welles - 1974 -, Oresteia - 1979 -, Enrico VIII - 1979 -, Amleto - 1980 -, Ritorno a Brideshead - 1981 -, Ellis Island - La porta dell’America - 1984 -, The Life and Death of King John - 1984 -, Liberty -1986 -, Anastasia - L’ultima dei Romanov - 1986 -, Miss Marple - 1992 -, Law & Order - 2004 -, Doctor Who - 2009-10).