Auguri a Marcello Mastroianni, indimenticabile icona della Dolce Vita

Strepitoso tanto in ruoli drammatici che comici, in una carriera durata più di 50 anni ha ottenuto un numero sconfinato di riconoscimenti, che vanno dai 5 David di Donatello ai 7 Nastri d’argento, 2 Coppe Volpi a Venezia e, record assoluto condiviso con Jack Lemmon e Dean Stockwell, due Prix d’interprétation masculine del Festival di Cannes.
Mastroianni ebbe anche moltissime storie d’amore con attrici simbolo della sua epoca: ricordiamo Anna Maria Tatò, Silvana Mangano, Faye Dunaway e Catherine Deneuve, da cui ebbe la figlia Chiara.
E' impossibile ripercorrere per intero la carriera di Marcello Mastroianni, ma vale almeno la pena citare alcune delle pellicole che lo hanno reso celebre in tutto il mondo: con Fellini venne instaurato un sodalizio che comprende La dolce vita, Otto e mezzo, Roma, La città delle donne, Ginger e Fred e Intervista; è buona cosa ricordare anche la collaborazione con Elio Petri, cineasta spesso dimenticato, con il quale Mastroianni lavorò in L’assassino, La decima vittima e Todo modo; stessa cosa per Marco Ferreri, con il quale vennero realizzati La cagna, La grande abbuffata, Non toccare la donna bianca, Ciao maschio e Storia di Piera; e ancora Ettore Scola, che lo volle in C’eravamo tanto amati, Una giornata particolare, La terrazza, Il mondo nuovo. Ci sarebbero poi da citare Monicelli (I soliti ignoti), Germi (Divorzio all’italiana) e Visconti (Le notti bianche), e la lista potrebbe continuare a lungo.
Di recente l'Istituto Quinta Dimensione ha realizzato con l'Archivio Riccardi una interesante esposizione dal titolo "Marcello Mastroianni On-Set", che riproduce appunto il grande interprete sui set di alcuen pellicole passate alla storia. 24 fotografie, realizzate negli anni compresi fra il 1960 ed il 1965, raccontano alcuni set cinematografici tra cui: Il bell’Antonio (1960) di Mauro Bolognini (film del quale Archivio Riccardi conserva circa seicento scatti realizzati nel corso delle riprese, una raccolta inedita e dal valore inestimabile), Divorzio all’italiana (1961) di Pietro Germi, Fantasmi a Roma (1961) di Antonio Pietrangeli, I compagni (1963) di Mario Monicelli e La decima vittima (1965) di Elio Petri.
L'Archivio Riccardi, in collaborazione con l'istituto Quinta Dimensione, ha deciso di svelare alcuni degli scatti accuratamente conservati, in una gallery visibile CLICCANDO QUI

Giovanni Currado
Giornalista e fotografo, autore di diversi reportages in Asia e Africa. Responsabile dello studio dell'immenso archivio fotografico Riccardi e curatore della collana "Fotografici" per Armando Editore.
Ultimi da Giovanni Currado
- Maurizio Piccirilli presenta “Carabinieri Kaputt!" a Spazio5
- MAXXI: Paolo Di Paolo, Lo sguardo sull’Italia del Dopoguerra
- Invidio quelli che ballano, fotografie di Maria Vittoria Backhaus
- Henrik Von Eckermann vince il Gran Premio di Roma LGCT
- Mattarella all'Assemblea di Confindustria: "L'impresa rafforza la Repubblica"