Donald Sutherland compie 85 anni

Nato a Saint John - nel New Brunswick, in Canada - nel 1935, dopo la laurea in ingegneria, si trasferisce in Inghilterra ed avvia la sua carriera nel mondo dello spettacolo.
Dopo alcune esperienze teatrali, esordisce al cinema all’inizio degli anni Sessanta. Molto alto (oltre un metro e novanta), dinoccolato, viso lungo ed occhi di ghiaccio, dopo i primi ruoli secondari (Le donne del mondo di notte - 1963 - di Wolf Rilla, Stato d’allarme - 1965 - di James Poe, Una notte per morire - 1965 - di Silvio Narizzano, o film horror come Il castello dei morti vivi - 1964 - di Luciano Ricci e Lorenzo Sabatini e Le cinque schiave del terrore - 1965 - di Freddie Francis) , comincia ad affermarsi nel ruolo di Pinkley nel celebre Quella sporca dozzina (1967) di Robert Aldrich, in cui lavora con Lee Marvin, Charles Bronson, John Cassavetes, Jim Brown, Clint Walker, Telly Savalas, Ernest Borgnine, Robert Webber, Robert Ryan e Richard Jaeckel.
I film successivi fanno affiorare la grande professionalità ed un notevole talento eclettico che gli permette di spaziare dal registro drammatico a quello comico. È il beffardo chirurgo dell’ospedale da campo nel graffiante M.A.S.H. (1970) di Robert Altman, un freddo ed efficiente detective in Una squillo per l’ispettore Klute (1971) di Alan J. Pakula, in cui lavora con una superlativa Jane Fonda (Oscar come Miglior Attrice Protagonista), un filosofo sciroccato in Il giorno della locusta (1975) di John Schlesinger, un violento fascista in Novecento (1976) di Bernardo Bertolucci, un spia tedesca in fuga in La cruna dell’ago (1981) di Richard Marquand, un ricco borghese nel drammatico Sei gradi di separazione (1993) di Fred Schepisi, il segretario generale delle Nazioni Uniti nel poliziesco L’arte della guerra (2000) di Christian Duguay, un giudice di provincia in pensione coinvolto suo malgrado nelle indagini sul Caso Moro in Piazza delle Cinque Lune (2003) di Renzo Martinelli.
Fra le sue prove più riuscite va senz’altro ricordata quella in Il Casanova di Federico Fellini (1976) di Federico Fellini, in cui ritrae in maniera elegante e stilizzata la figura del celeberrimo libertino veneziano, raggiungendo vette superlative.
Dopo il 2000 lavora nel kolossal (Ritorno a Cold Mountain - 2003 - di Anthony Minghella), in ottime versioni cinematografiche di opere letterarie (Orgoglio e pregiudizio - 2005 -, tratto dal celebre romanzo omonimo di Jane Austen, diretto da Joe Wright ed interpretato da Keira Knightley, Matthew MacFayden, Brenda Blethyn e Rosamund Pike e Chiedi alla polvere - 2006 -, tratto dal libro omonimo di John Fante, diretto da Robert Towne ed interpretato da Salma Hayek e Colin Farrell), in opere con toni da denuncia (Lord of War - 2005 - di Andrew Niccol) ed appare in un piccolo ruolo in Reign Over Me (2007) di Mike Binder
Versatile e misurato, perfetto sia nei ruoli comici sia in quelli drammatici o ambigui, con il trascorrere degli anni ha ormai raggiunto una recitazione emotiva e calibrata “al millimetro”, che, ad ogni sua prova, assicura standard di alto livello e di grandissima professionalità.
Fra gli altri film ricordiamo Il cervello da un miliardo di dollari (1967) di Ken Russell, I sei della grande rapina (1968) di Gordon Fleming, Joanna (1968) di Michael Sarne, I guerrieri (1970) di Brian G. Hutton, con Clint Eastwood, Fate la rivoluzione senza di noi (1970) di Bud Yorkin, Il mondo di Alex (1970) di Paul Mazursky, Piccoli omicidi (1971) di Alan Arkin, l’agghiacciante E Johnny prese il fucile (1971) diretto dal grande sceneggiatore Dalton Trumbo (alla sua unica regia), Una squillo per quattro svitati (1973) di Alan Myerson, I diamanti dell’ispettore Klute (1973) di Tom Gries, A Venezia… un dicembre rosso schocking (1973) di Nicholas Roeg, Alien Thunder (1974) di Claude Fournier, S.P.Y.S. (1974) di Irving Kershner, Assassinio sul ponte (1975) di Maximilian Schell, La notte dell’aquila (1976) di John Sturges, Ridere per ridere (1977) di John Landis, …Unico indizio, un anello di fumo (1977) di Stuart Cooper, Rosso nel buio (1978) di Claude Chabrol, Animal House (1978) di J. Landis, Terrore dallo spazio profondo (1978) di Philip Kaufman, Assassinio su commissione (1979) di Bob Clark, 1855 - La prima grande rapina al treno (1979) di Michael Crichton, Un uomo, una donna e una banca (1979) di Noel Black, L’isola della paura (1979) di Don Sharp, Niente di personale (1980) di George Bloomfield, Gente comune (1980) di Robert Redford (alla sua prima regia e subito vincitore dell’Oscar), A tutto gas (1981) di Les Rose, A cuore aperto (1981) di Richard Pierce, Per fortuna c’è un ladro in famiglia (1983) di Herbert Ross, Crackers (1984) di Louis Malle, Agente Porter al servizio di Sua Maestà (1984) di Burt Kennedy, Heaven Help Us (1985) di Michael Dinner, Prova d’innocenza (1985) di Desmond Davis, Revolution (1985) di Hugh Hudson, La vita di Gaugin (1986) di Henning Carlsen, The Trouble With Spies (1987) di Burt Kennedy, La notte dello sciamano (1988) di Ralph L. Thomas, Sorvegliato speciale (1989) di John Flynn, con Sylvester Stallone, Lost Angels (1989) di Hugh Hudson, Un’arida stagione bianca (1989) di Euzhan Palcy, L’esercizio del potere (1990) di John Irvin, Fuoco assassino (1991) di Ron Howard, Grido di pietra (1991) di Werner Herzog, JFK - Un caso ancora aperto (1991) di Oliver Stone, The Railway Station Man (1992) di Michael Whyte, Shadow of the Wolf (1992) di Jacques Dorfmann e Pierre Magny, Beneficio del dubbio (1993) di Jonathan Heap, Younger & Younger (1993) di Percy Aldon, Il terrore della sesta luna (1994) di Stuart Orme, Rivelazioni (1994) di Barry Levinson, Virus letale (1995) di Wolfgang Petersen, Il momento di uccidere (1996) di Joel Schumacher, tratto dal libro omonimo di John Grisham, Shadow Program - Programma segreto (1997) di George Pan Cosmatos, The Assignment - L’incarico (1997) di Christian Duguay, Il tocco del male (1998) di Gregory Hoblit, Without Limits (1998) di Robert Towne, Space Cowboys (2000) di Clint Eastwood, con C. Eastwood medesimo, James Garner e Tommy Lee Jones, Panic (2000) di Henry Bromell, Un funerale dell’altro mondo (2001) di Feng Xiaogang, The Italian Job (2003) di F. Gary Gray, Tempesta baltica (2003) di Reuben Leder, Aurora Borealis (2005) di James C. E Burke, Land of the Blind (2006) di Robert Edwards, Puffball - L’occhio del diavolo (2007) di Nicholas Roeg, Tutti pazzi per l’oro (2008) di Andy Tennant, L’artista della truffa (2010) di Risa Bramon Garcia, The Eagle (2011) di Kevin MacDonald, Professione assassino (2011) di Simon West, Mary on the Train (2011) di Mary McGuckian.
Molto attivo anche in età avanzata, in epoche più recenti è apparso in film come Hunger Games (2012) di Gary Ross, Dawn Rider (2012) di Terry Miles La migliore offerta (2013) di Giuseppe Tornatore, The Calling - Vocazione omicida (2014) di Jason Stone, Il gioco della giustizia (2015) di Jon Cassar, Ella & John - The Leisure Seeker (2017) di Paolo Virzì, American Hangman (2019) di Wilson Coneybeare, Ad Astra (2019) di James Gray, The Burnt Orange Heresy (2019) di Giuseppe Capotondi.
In televisione è apparso in alcuni film tv (Cittadino X - 1995 - di Chris Gerolmo, Oltre la maschera - 1998 - di Tom McLoughlin, La rivolta - 2001 - di Jon Avnet, The Eastmans - 2009 - di Jason Ensler) ed in episodi di telefilm e serie tv (Salem’s Lot - 2004 -, Frankenstein - 2004 -, Human Trafficking - 2005 -, Una donna alla Casa Bianca - 2005, circa venti episodi -, Dirty Sexy Money - 2007-2009, circa venticinque episodi -, I pilastri della terra - 2010 -, Moby Dick - 2011 -, L’isola del tesoro - 2012 -, Crossing Lines - 2013-15, circa trentacinque episodi -, Trust - 2018 -, The Undoing - 2020).
Alessandro Poggiani
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