È morto Gianfranco Parolini, regista di pepla, film di spionaggio e western

una scena di "E' tornato Sabata... hai chiuso un'altra volta!" una scena di "E' tornato Sabata... hai chiuso un'altra volta!"
 Se n’è andato all’età di novantatré anni il regista  Gianfranco Parolini - noto anche con il nome d’arte Frank Kramer - protagonista della stagione d’oro dei film in costume con i pepla ambientati nell’antica Roma e degli spaghetti western.

Nato a Roma nel febbraio 1925, negli anni Sessanta e Settanta dirige numerosi fil, spaziando fra molti generi: il mitologico, l’avventuroso, lo spionaggio, il western. Agente Jo Walker, Johnny West il Mancino, Sartana, Sabata e Indio Black. I titoli dei film erano incisivi ed il regista godeva della fama di chi non delude mai il pubblico e sbancava sempre i box-office, sia in Italia sia all’estero.

Fra i suoi spaghetti western ricordiamo Se incontri Sartana, prega per la tua morte (1968), con Gianni Garko, Ehi amico... c’è Sabata: hai chiuso! (1968) e È tornato Sabata... hai chiuso un’altra volta! (1971), entrambi interpretati dal grande Lee Van Cleef già “ceffo” di western americani quali Mezzogiorno di fuoco - 1952 - di Fred Zinnemann, Sfida all’Ok Corrall - 1957 - di John Sturges e L’uomo che uccise Liberty Valance - 1962 - di John Ford, e protagonista in Italia di Per qualche dollaro in più - 1965 - e Il buono, il brutto, il cattivo - 1966 -, entrambi diretti da Sergio Leone, La resa dei conti - 1966 - di Sergio Sollima, La resa dei conti - 1967 - di Tonino Valerii, Da uomo a uomo - 1967 - di Giulio Petroni e Al di là della legge - 1968 - di Giorgio Stegani), Indio Black, sai che ti dico? Sei un gran figlio di... (1970), con Yul Brynner (già protagonista - insieme a Eli Wallach, Steve McQueen, Charles Bronson, James Coburn, Brad Dexter, Robert Vaughn e Horst Bucholtz – del celebre I magnifici sette - 1960 - di John Sturges).

Comincia la sua carriera nel mondo del cinema come segretario di edizione di Roberto Rossellini per Francesco giullare di Dio (1950) ed esordisce alla regia nel 1953 con François il contrabbandiere. Seguono, qualche anno dopo, film mitologici e in costume girati a Cinecittà, come Sansone (1961), La furia di Ercole (1962), Anno 79: la distruzione di Ercolano (1962), Il Vecchio Testamento (1962), I dieci gladiatori (1963).

Con Johnny West il Mancino (1967) Gianfranco Parolini, il quale si firma con il suo abituale pseudonimo di Frank Kramer, si afferma con uno fra i più creativi registi e sceneggiatori dello spaghetti western. Proprio a lui sui devono i già citati personaggi di Sartana, Sabata e Indio Black.

Dopo Diamante Lobo (1977) e Yeti - Il gigante del XX secolo (1977), a partire dalla fine degli anni Settanta si dedica soprattutto della distribuzione di film presso le emittenti private, tornando solo di rado alla regia.

Fra gli altri titoli La sfida viene da Bangok (1964), Gli invincibili tre (1964), 12 donne d’oro (1966), Agente Jo Walker, operazione Estremo Oriente (1966, I fantastici 3 Supermen (1967), 5 per l’inferno (1969), Sotto a chi tocca! (1972, Questa volta ti faccio ricco! (1974), Noi non siamo angeli (1975), Alla ricerca dell’impero sepolto (1987).      

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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