Franco Nero compie 80 anni

Nato a San Prospero (PR) nel 1941, biondo, fisico atletico, occhi azzurri e cipiglio fiero, incarna un tipo di bellezza molto “americana”, non a caso apprezzata dal grande John Huston, il quale nel ’66 gli fa interpretare Abele in La Bibbia, con Vanessa Redgrave, Richard Harris, Stephen Boyd e George C. Scott.
Dopo i primi ruoli secondari - Pelle viva (1962) di Giuseppe Fina, La ragazza in prestito (1964) di Alfredo Giannetti, La Celestina P... R (1965) di Carlo Lizzani, I criminali della galassia (1965) di Anthony Dawson, Gli uomini dal passo pesante (1965) di Albert Band e Anthony Wileys, con Gordon Scott, Ilaria Occhini e Joseph Cotten, Io la conoscevo bene (1965) di Antonio Pietrangeli, con Stefania Sandrelli -, il cinema italiano “nazional popolare” degli anni seguenti lo trasforma subito in un eroe affidandogli ogni tipo di avventura metropolitana o esotica, e due notissimi ruoli western: Django (1966) di Sergio Corbucci e, un decennio dopo, il crepuscolare Keoma (1976) di Enzo G. Castellari.
Tuttavia, non mancano i ruoli più profondi ed impegnativi, fra cui spicca quello del capitano Bellodi, inviato in Sicilia dall’Emilia-Romagna in Il giorno della civetta (1968) di Damiano Damiano, tratto dal libro omonimo di Leonardo Sciascia - fu la seconda opera di Sciascia ad esser portata al cinema, dopo A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri e prima di Cadaveri eccellenti (1976) di Francesco Rosi, tratto da Il contesto, Todo Modo (1976) di E. Petri e Porte aperte (1990) di Gianni Amelio - ed in cui recita con Claudia Cardinale, Lee J. Cobb, Serge Reggiani, Nehemiah Persoff e Tano Cimarosa.
D. Damiani lo dirigerà anche in altri film - Confessione di un commissario di polizia al procuratore della Repubblica (1970), L’istruttoria è chiusa: dimentichi (1971), Perché si uccide un magistrato (1975) -, soprattutto polizieschi.
Molto intense anche le sue performances in Marcia trionfale (1976) di Marco Bellocchio ed in Querelle de Brest (1982) di Rainer Werner Fassbinder.
Nei primi anni Duemila aveva all’attivo oltre centoventi film e decine di ruoli televisivi.
Fra le altre pellicole ricordiamo I diafanoidi vengono da Marte (1966) e La morte viene dal pianeta Aytin (1966) di Anthony M. Dawson, Tecnica di un omicidio (1966) di Franco Prosperi, Il terzo occhio (1966) di Mino Guerrini, Texas addio (1966) di Ferdinando Baldi, Camelot (1967) di Joshua Logan, con Richard Harris e Vanessa Redgrave L’uomo, l’orgoglio, la vendetta (1967) di Luigi Bazzoni, Sequestro di persona (1968) di Gianfranco Mingozzi, Il mercenario (1968) di Sergio Corbucci, con Jack Palance, Un tranquillo posto di campagna (1969) di Elio Petri, con Vanessa Redgrave, Un detective (1969) di Romolo Guerrieri, La battaglia della Neretva (1969) di Veljko Bulajic, con Yul Brynner, Vamos a matar companeros (1970) di Sergio Corbucci, con Tomas Milian e Jack Palance, Got mit uns (1970) di Giuliano Montaldo, La vergine e lo zingaro (1970) di Christopher Miles, Tristana (1970) di Luis Bunuel, Giornata nera per l’ariete (1971) di Luigi Bazzoni, La papessa Giovanna (1972) di Michael Anderson, Senza ragione (1972) di Silvio Narizzano, Los amigos (1972) di Paolo Cavara, Il delitto Matteotti (1973) di Florestano Vancini, La polizia incrimina, la legge assolve (1973) di Enzo G. Castellari, Zanna bianca (1973) e Il ritorno di Zanna bianca (1974) di Lucio Fulci, I guappi (1974) di Pasquale Squitieri, Il cittadino si ribella (1974) di E. G. Castellari, Corruzione al palazzo di giustizia (1974) di Marcello Aliprandi, Gente di rispetto (1975) di Luigi Zampa, con Jennifer O’ Neal e James Mason, Cipolla colt (1976) di E. G. Castellari, con Sterling Hayden e Martin Balsam, Profezia di un delitto (1976) di Claude Chabrol, Sahara Cross (1977) di Tonino Valerii, Forza 10 da Navarone (1978) di Guy Hamilton, Stridulum (1979) di Giulio Paradisi, con Glenn Ford, Un dramma borghese (1979) di F. Vancini, Le rose di Danzica (1979) di Alberto Bevilacqua, Il cacciatore di squali (1979) di E. G. Castellari, Il detective con la faccia di Bogart (1980) di Robert Day, Il giorno del Cobra (1980) di E. G. Castellari, Il bandito dagli occhi azzurri (1980) di Alfredo Giannetti, Il falcone (1981) di Vatroslav Mimica, La salamandra (1981) di Peter Zinner, Messico in fiamme (1982) e I dieci giorni che sconvolsero il mondo (1983) di Sergej Bondarcuk, Grog (1982) di Francesco Laudadio, Il pentito (1985) di P. Squitieri, con Tony Musante e Max von Sydow, il modesto Django 2 - Il grande ritorno (1987) di Nello Rossati, Il giovane Toscanini (1988) di Franco Zeffirelli, Marathon (1988) di Terence Young, Pigmalione 88 (1988) di Flavio Mogherini, Prova di memoria (1992) di Marcello Aliprandi, Fratelli e sorelle (1992) di Pupi Avati, Jonathan degli orsi (1993) di E. G. Castellari, Li chiamarono briganti (1998) di P. Squitieri, L’escluso (1998), diretto da suo figlio Carlo Gabriel Nero, Guardiani delle nuvole (2002) di Luciano Odorisio, Father (2011) di P. Squitieri.
In epoche più recenti è apparso in Django Unchained (2013) di Quentin Tarantino, Quel che resta (2013) di Laszlo Barbo, Il ragazzo della Giudecca (2015) di Alfonso Bergamo, Civiltà perduta (2016) di James Gray, Il crimine non va in pensione (2017) di Fabio Fulco, Otzi - L’ultimo cacciatore (2017) di Felix Randau, Red Land (Rosso Istria) (2018) di Maximiliano Hernando Bruno, Il caso Collini (2019) di Marco Kreuzpainter, La danza nera (2020) di Mauro John Capece, The Match (2021) di Dominik e Jakov Sedlar.
Fa anche due esperienze dietro alla macchina da presa, dirigendo Forever Blues (2005) e L’uomo che disegnò Dio (2021).
Molto attivo, come già detto, anche in televisione, è apparso in numerosi film tv - The Legend of Valentino (1975) di Melville Shavelson, 21 ore a Monaco (1976) di William A. Graham, I figli del guardiaboschi (1984) di Peter Patzak, Un marinaio e mezzo (1985) di Tommaso Dazzi, Un altare per la madre (1986) di Edith Bruck, Il magistrato (1989) di Kathy Muelleer, Oggi ho vinto anch’io (1989) di Lodovico Gasparini, Azzurro profondo (1993) di Filippo De Luigi, Das Babylon Komplott (1993) di P. Patzak, Nessuno escluso (1997) di Massimo Spano, Painted Lady (1997) di Julian Jarrold, Il tesoro di Damasco (1998) di Josè Maria Sanchez, Crociati (2001) di Dominique Othenin-Girard, Herz ohne Krone (2003) di P. Patzak, Solstizio d’estate (2005) di Giles Foster, Christmas in Rome (2019) di Ernie Barbarash - ed in vari episodi di serie e miniserie - Il pirata (1978) di Ken Annakin, Wagner (1983), Gli ultimi giorni di Pompei (1984) di Peter Hunt, I viaggiatori delle tenebre (1985), Il generale (1987) di Luigi Magni, I mulini a vento degli dei (1988) di Lee Philips, I promessi sposi (1989) di Salvatore Nocita, Blaues Blut (1989) di Sidney Hayers, Robert Young e Juan Luis Bunuel, E Caterina regnò (1991) di Michael Anderson, Il ritorno di Sandokan (1996) e Deserto di fuoco (1997) di E. G. Castellari, Davide (1997) di Robert Markowitz, La voce del sangue (1998) di Alessandro Di Robilant, San Paolo (2000) di Roger Young, Gli angeli dell’isola verde (2001), Il principe e la fanciulla (2007), Il sangue e la rosa (2008) di Luciano Odorisio, Luigi Parisi e Salvatore Samperi, Four Season (2008) di Giles Foster, Sant’Agostino (2010) di Christine Duguay, Terra bruciata (2011), episodio di Law & Order - Unità Vittime speciali.
Alessandro Poggiani
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