Gene Hackman compie 90 anni

Nato a San Bernardino - in California - nel 1930, all’età di sedici anni si arruola nei marines e due anni dopo si trasferisce a New York, dove studia giornalismo.
Alla fine degli anni Cinquanta, dopo varie esperienze lavorative, frequenta con successo una scuola di recitazione e presto viene ingaggiato stabilmente a Broadway.
Esordisce al cinema in una piccola parte (in cui non viene neppure accreditato) in Gangster contro gangster (1961) di Burt Balaban.
Tre anni dopo, durante le riprese di Lilith, la dea dell’amore (1964) di Robert Rossen, suo secondo film ed in cui interpreta un ruolo secondario, viene segnalato per la parte del fratello di Clyde Barrow (una bravissima Faye Dunaway al suo terzo film) nel celebre Gangster Story (1967) di Arthur Penn, interpretato anche da Warren Beatty.
Dopo altri incisivi ruoli secondari (Il club degli intrighi – 1967 – di Ron Winston, I sei della grande rapina – 1968 – di Gordon Fleming, La rivolta – 1969 – di Buzz Kulik, I temerari – 1969 – di John Frankenheimer, con Burt Lancaster e Deborah Kerr, Gli spericolati – 1969 – di Michael Ritchie, con Robert Redford, Abbandonati nello spazio – 1969 – di John Sturges, Anello di sangue – 1970 – di Gilbert Cates), si afferma con Il braccio violento della legge (1971) di William Friedkin, con cui vince l’Oscar come Miglior Attore Protagonista.
La maggior parte fra le interpretazioni dei successivi trent’anni (Il giorno dei lunghi fucili - 1971 - di Don Medford, con Candice Bergen e Oliver Reed, L’avventura del Poseidon - 1972 - di Ronald Neame, con Ernest Borgnine, Shelley Winters e Jack Albertson, Lo spaventapasseri - 1973 - di Jerry Schatzberg, Il braccio violento della legge 2 - 1975 - di John Frankenheimer, Il principio del domino: la vita in gioco - 1977 - di Stanley Kramer, Reds - 1981 - di Warren Beatty, con W. Beatty medesimo e Diane Keaton, Fratelli nella notte - 1983 - di Ted Kotcheff, Incompreso - L’ultimo sole d’estate - 1984 - di Jerry Schatzberg, Target - Scuola omicidi - 1985 - di Arthur Penn, Power - Potere - 1986 - di Sidney Lumet, con Richard Gere e Denzel Washington, Senza via di scampo - 1987 - di Roger Donaldson, Mississippi Burning - Le radici dell’odio - 1988 - di Alan Parker, Uccidete la colomba bianca - 1989 - di Andrew Davis, con Tommy Lee Jones e Joanna Cassidy, Cartoline dall’inferno - 1990 - di Mike Nichols, Spie contro - 1991 - di Nicholas Meyer, Gli spietati - 1992 - di Clint Eastwood, con Morgan Freeman, Richard Harris e C. Eastwood, e con cui vince l'Oscar come Miglior Attore Non Protagonista, Geronimo - 1993 - di Walter Hill, Wyatt Earp - 1994 - di Lawrence Kasdan, L’ultimo appello - 1996 - di James Foley, tratto dal libro omonimo di John Grisham, Potere assoluto - 1997 - di Clint Eastwood, Nemico pubblico - 1998 - di Tony Scott, Under Suspicion - 2000 - di Stephen Hopkins, Il colpo - 2001 - di David Mamet, La giuria - 2003 - di Gary Fleder, tratto dal libro omonimo di John Grisham ed in cui lavora con Dustin Hoffman, John Cusack e Rachel Weisz) evidenziano ulteriormente la sua bravura nell’impersonare uomini burberi, sbrigativi e di convincente realismo.
La sua versatilità ed il suo magnetismo lo rendono credibile anche in ruoli eccentrici ossessivi o negativi, come quelli in Frankenstein Junior (1974) di Mel Brooks, con Gene Wilder e Marty Feldman, La conversazione (1974) di Francis Ford Coppola, Superman (1978) di Richard Donner, Il socio (1993) di Sydney Pollack, tratto dal libro omonimo di John Grisham ed in cui lavora con Tom Cruise, I Tenenbaum (2001) di Wes Anderson.
Fra gli altri film ricordiamo Hawaii (1966) di George Roy Hill, con Richard Harris, Julie Andrews e Max von Sydow, Arma da taglio (1972) di Michael Ritchie, con Lee Marvin e Sissy Spacek (al suo esordio cinematografico), Bersaglio di notte (1975) di Arthur Penn, con Susan Clark e Harris Yulin, Stringi i denti e vai! (1975) di Richard Brooks, con James Coburn, La bandera: marcia o muori (1977) di Dick Richards, con Catherine Deneuve e Terence Hill, Quell’ultimo ponte (1977) di Richard Attenborough, Superman II (1980) di Richard Lester, Tutto in una notte (1981) di Jean-Claude Tramont, Sotto tiro (1983) di Roger Spottiswoode, considerato (insieme a Quarto potere di Orson Welles, L’asso nella manica di Billy Wilder, L’ultima minaccia di Richard Brooks, Un volto nella folla di Elia Kazan, Prima pagina di B. Wilder, Quinto potere di Sidney Lumet, Tutti gli uomini del Presidente di Alan J. Pakula, Sindrome cinese di James Bridges, Diritto di cronaca di Sydney Pollack) come uno fra i migliori film americani sul giornalismo mai realizzati, ed in cui lavora con Nick Nolte, Joanna Cassidy, Ed Harris e Jean-Louis Trintignant, Eureka (1983) di Nicholas Roeg, Due volte nella vita (1985) di Bud Yorkin, Colpo vincente (1986) di David Anspaugh, Un’altra donna (1988) di Woody Allen, con Gena Rowlands, Mia Farrow e Harris Yulin, Boxe (1988) di David Drury, L’ultima luna d’agosto (1988) di Peter Masterson, Poliziotti a due zampe (1990) di Bob Clark, Rischio totale (1990) di Peter Hyams, Conflitto di classe (1990) di Michael Apted, Allarme rosso (1995) di Tony Scott, Pronti a morire (1995) di Tony Scott, Piume di struzzo (1996) di Mike Nichols, Extreme Measures - Soluzioni estreme (1996) di Michael Apted, Twilight (1998) di Robert Benton, Le riserve (2000) di Howard Deutch, The Mexican (2001) di Gore Verbinski, Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche (2001) di John Moore, Due candidati per una poltrona (2004) di Donald Petrie.
È inoltre apparso nei documentari Formula 1 - Febbre della velocità (1978) di Ottavio Fabbri, Mario Morra e Oscar Orefici e I Knew It Was You: Rediscovering John Cazale (2009) di Richard Shepard, dedicato all’attore John Cazale (1935-1978) nel trentesimo anniversario della sua prematura scomparsa.
Non esente da un certo “istrionismo”, ma sempre temperato da un altissimo professionismo e da una decisa autoironia, Gene Hackman è stato uno fra gli interpreti più maturi, versatili ed intensi della grande scuola recitativa del cinema hollywoodiano degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.
Nel 2005, all’età di settantacinque anni, si ritira dalle scene e, negli anni successivi, ha intrapreso l'attività di scrittore, con alcuni libri polizieschi.
Alessandro Poggiani
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