Il regista Hamaguchi Ryusuke presenta a Roma Drive My Car

A presentarlo in anteprima a Roma sarà lo stesso regista Hamaguchi Ryusuke che mercoledì 22 settembre, al Cinema Quattro Fontane, incontrerà il pubblico nell'ambito della rassegna “Il Cinema attraverso i Grandi Festival: Cannes, Locarno, Venezia a Roma e in Regione”, promossa da Anec Lazio con il contributo della Regione Lazio.
Tratto dall’omonimo racconto di Murakami Haruki, pubblicato da Einaudi in Uomini senza donne (2015), Drive My Car racconta la storia di Yusuke Kafuku (Nishijima Hidetoshi), attore e regista teatrale felicemente sposato fino a quando sua moglie, una drammaturga, viene a mancare improvvisamente. Quando viene ingaggiato per mettere in scena lo Zio Vanja di Čechov in un festival teatrale a Hiroshima gli viene assegnata un’autista giovane e molto riservata, Misaki (Tôko Miura). Sarà lei a guidare l’auto d'epoca del drammaturgo, una Saab 900 Turbo Coupé, di cui è molto geloso. Ogni mattina la ragazza accompagna Kafuku nel teatro per i provini dello spettacolo. Trascorrendo sempre più tempo insieme i due imparano a conoscersi e anche Misaki riesce ad aprirsi e a parlare di sé. Così, quando l’attore che ha scelto per zio Vanja viene arrestato per una rissa, a Yusuke resta la difficile scelta tra dare forfait o accettare lui, in prima persona, di vestire i panni del protagonista del dramma di Anton Čechov. Sarà proprio Misaki ad aiutarlo a prendere una decisione.
Drive My Car, che è distribuito in Italia da Tucker Film, è un road movie dell’anima, in equilibrio tra vita e rappresentazione, dove le solitudini dei personaggi (un regista, la sua giovane autista, gli attori e le attrici del suo laboratorio teatrale) si sfiorano, si guardano allo specchio, provano a decifrarsi.
Drive My Car è una Saab 900 rossa che macina chilometri e pensieri. In questo lavoro Hamaguchi incontra Murakami, gioca con Čechov e costruisce un’altissima riflessione sul potere del linguaggio, sui labirinti dell’amore, sulla capacità di rapportarci alle altre persone. Drive My Car è un viaggio dentro ogni presente doloroso che cerca un’ipotesi di futuro.
«Perché ho voluto girare un film basato sul racconto di Murakami? Perché in Drive My Car le interazioni tra Kafuku e Misaki, i due personaggi principali, avvengono all’interno di un’auto. E questo ha innescato i miei ricordi. Certe conversazioni, conversazioni intime, possono nascere solo all’interno di quello spazio chiuso e in movimento. Un luogo, in realtà un non-luogo, che ci aiuta a scoprire aspetti di noi stessi mai mostrati a nessuno. O pensieri che, prima, non sapevamo esprimere con le parole», ha dichiarato il regista in una recente intervista.
Hamaguchi Ryusuke è nato nel 1978 a Kanagawa. Laureato all’Università di Tokyo, ha studiato Regia alla Tokyo University of the Arts. Il film con cui si è laureato, Passion, è stato selezionato per il Tokyo Filmex del 2008, ma la vera svolta è avvenuta con Happy Hour (2015), della durata di oltre cinque ore, che ha fatto incetta di premi. Il suo primo film commerciale, Asako I & II, è stato selezionato in concorso al Festival di Cannes nel 2018. Due anni più tardi, Hamaguchi ha firmato la sceneggiatura di Wife of a Spy di Kurosawa Kiyoshi (Leone d’Argento). Il gioco del destino e della fantasia (Wheel of Fortune and Fantasy), un film antologico che Hamaguchi ha sviluppato nel corso di un workshop, ha vinto l’Orso d’Argento al Festival di Berlino del 2021.
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