Isabelle Huppert alla Mostra del Cinema di Venezia

Nata a Parigi nel marzo 1953, Isabelle Huppert, frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica di Versailles. Oltre ad una carriera teatrale avviata da giovanissima, dall’esordio al cinema in I primi turbamenti (1972) di Nina Companéez, apparirà in oltre cento film, lavorando con registi quali Claude Chabrol - Violette Nozière (1978), premio al Festival di Cannes, Un affare di donne (1988), Coppa Volpi a Venezia, Madame Bovary (1991), Il buio nella mente (1995), premio Cesar per la Migliore Attrice, La commedia del potere (2006) -, Bertrand Tavernier - Il giudice e l’assassino (1975), I miei vicini sono simpatici (1977), Colpo di spugna (1981), Andrzej Wajda - Dostoevskj - I demoni (1987) -, Otto Preminger - Operazione Rosebud (1975) -, Jean-Luc Godard - Si salvi chi può (la vita) (1980) -, Mauro Bolognini - La storia vera della signora delle camelie (1980) -, Michael Cimino - I cancelli del cielo (1980) -, Joseph Losey - La Truite (1982) -, Marco Ferreri - Storia di Piera (1983) -, Paolo e Vittorio Taviani - Le affinità elettive (1996) -, Marco Bellocchio - Bella addormentata (2012) - e molti altri.
È una fra le attrici francesi ad aver ricevuto più riconoscimenti: ben sedici candidature al Premio César, con due vittorie, per il già citato Il buio nella mente di C. Chabrol e Elle (2017) di Paul Herhoeven - ; due European Film Awards per Miglior Attrice per La pianista (2001) di Michel Haneke e 8 donne e un mistero (2002) di François Ozon; due David di Donatello - Miglior Attrice Straniera per La merlettaia (1976) di Claude Goretta; inoltre il David Speciale alla Carriera (nel 2003) ed il Leone d’Oro alla Carriera (nel 2005)
Isabelle Huppert presenta a Venezia La Syndacaliste di Jean-Paul Salomé in concorso nella sezione “Orizzonti”.