"L'Armata Brancaleone". 50 anni fa usciva il film di Mario Monicelli

"È uno dei miei film prediletti. C’era la bellissima invenzione di quel linguaggio e di quel personaggio, una specie di Samurai che ormai tutti conoscono e che è stato, credo, il personaggio che mi ha dato più popolarità. Ci divertimmo. Ci divertimmo molto, così, viaggiando per il viterbese, in Calabria, e con la sensazione di fare una cosa notevole. E infatti fu un successo pazzesco".
Così Vittorio Gassman, in un’intervista di fine anni Sessanta raccontava la sua partecipazione a L’armata Brancaleone, il celebre film di Mario Monicelli interpretato anche da Gian Maria Volonté - in uno fra i suoi rarissimi ruoli comici -, da una giovane Catherine Spaak, Barbara Steele, Folco Lulli, Enrico Maria Salerno, Carlo Pisacane e che fu un enorme successo del ‘66. Il film, una disincantata e ironica rievocazione del Medioevo italiano, racconta le avventure - più o meno tutte immancabilmente destinate al fallimento - di un gruppo di disperati guidati da Brancaleone da Norcia, sciamannato cavaliere “senza arte né parte”. Con il suo originale linguaggio – a dir poco bizzarro e strampalato, ma nello stesso tempo ricercato e forbito - conquistò sia la maggior parte degli storici del cinema e dei critici cinematografici, sia il pubblico. Vincitore di tre Nastri d'Argento, fu presentato in concorso al diciannovesimo Festival di Cannes, e, insieme a film quali I soliti ignoti (1958), La grande guerra (1959), Amici miei (1975 e 1982), Un borghese piccolo piccolo (1977), è considerato quasi all’unanimità come uno fra capolavori del regista, anche grazie al lavoro, oltre che del regista stesso, di una “squadra” di primissimo ordine: la sceneggiatura di Age e Scarpelli, il montaggio di Ruggero Mastroianni, la fotografia di Carlo di Palma, la colonna sonora scritta da Carlo Rustichelli, cantata dal tenore Piero Carapellucci e in seguito incisa su dischi Parade, le scenografie e i costumi di Piero Gherardi, caratterizzati da forti contrasti cromatici. Un grandissimo successo che, quattro anni, dopo porterà Mario Monicelli a realizzare il sequel Brancaleone alle crociate (1970), interpretato, oltre che da Vittorio Gassman, anche da Adolfo Celi, Stefania Sandrelli, Gigi Proietti e Gianrico Tedeschi.
