Oscar 2012: "The Artist", trionfo annunciato
Tutto secondo copione agli Oscar: l'edizione numero 84 degli Oscar conferma, con una puntualità perfino un po' noiosa, quasi tutti i pronostici della vigilia. Doveva essere l'anno di The Artist, la brillantissima opera muta in bianco e nero che ha fatto incetta di tutti i premi possibili: e anche sul palco degli Academy Awards, la pellicola diretta da Michel Hazanavicius trionfa sugli avversari. Miglior film, migliore regia, migliore attore col suo eroe romantico Jean Dujardin; e poi costumi e colonna sonora. Segno che il silenzio, cinematograficamente, è d'oro. Il rivale più agguerrito, l'Hugo Cabret di Martin Scorsese forte di undici nomination, prende sì lo stesso numero di statuette, cinque, ma sono quelle cosiddette tecniche: fotografia, effetti speciali, sonoro, montaggio sonoro. E soprattutto scenografia, con la vittoria - meritatissima - dei nostri Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.
Oltre alla vittoria annunciata di Dujardin, che come da previsioni della vigilia ha sconfitto il George Clooney di Paradiso amaro, c'è da registrare la statuetta - la terza, su 17 candidature - di Meryl Streep, mimetica e credibilissima Thatcher in The Iron Lady (per il film anche l'Oscar per il trucco). E forse solo qui i pronostici si sono rovesciati: negli ultimi giorni anche le agenzie di scommesse davano per vincente la Viola Davis di The Help. La pellicola, però, si consola con la statuetta per la migliore attrice non protagonista a Octavia Spencer, anche lei afroamericana. Sul fronte maschile, invece, il non protagonista dell'anno è il Christopher Plummer di Beginners: coi suoi 82 anni, è l'interprete più anziano che abbia mai vinto nella categoria.

Giovanni Currado
Giornalista e fotografo, autore di diversi reportages in Asia e Africa. Responsabile dello studio dell'immenso archivio fotografico Riccardi e curatore della collana "Fotografici" per Armando Editore.
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